Il “Field of Lights” di Bruce Munro

La solennità dell’arte, la capacità di impressionare e lasciare senza fiato è sempre più legata alla maestosità della natura, diventa tutt’uno con essa e dalla natura trae tutta la sua bellezza; è il caso delle opere di Bruce Munro, artista inglese che ha votato la sua arte alla luce, conosciuto in tutto il mondo per le sue grandi installazioni luminose site specific.

La sua ultima opera-istallazione, gigantesca, illuminerà il deserto australiano fino alla prossima primavera e trasformerà l’Uluru-Kata Tjuta National Park, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco dal 1987, in un cielo capovolto fatto di stelle e nebulose. Davanti al luogo più sacro per la cultura aborigena, il grande Uluru, monolite imponente e misterioso, che il resto del mondo chiama ancora con il nome che gli diede l’esploratore William Gosse, Ayers Rock, il mondo si immergerà in “Field of Light” di Bruce Munro, un omaggio dell’artista al Northen Territory australiano.

Un’opera che sembra un grandissimo prato di oltre 50 mila steli colorati, con sfere radianti collegate fra loro da fibra ottica illuminata e che come per incanto inizia a fiorire ogni sera al tramonto.

Ci sono voluti 32 voli tra Londra e Alice Springs per trasportare le 15 tonnellate di steli alimentati ad energia solare utilizzati da Munro per questa istallazione, presentata per la prima volta nel 2004 al Victoria and Albert Museum di Londra, poi negli Stati Uniti e in Messico, fino a tornare proprio nel luogo che l’aveva ispirata, nel bush australiano, all’Ayers Rock.

L’artista inglese ha dichiarato di averlo visto nella propria mente quel paesaggio di steli illuminati: «che come il seme dormiente in un deserto secco attende serenamente che scenda il buio, sotto una coperta sfolgorante di stelle. Field of Light è un simbolo personale che rappresenta le cose belle della vita».

“Vivere” dentro un’opera d’arte è, dunque, l’’ultima aspirazione di artisti come Munro, Christo o Mitoraj, ultimi visionari o nuovi filosofi dei nostri tempi.

 

Rossella Marchese