In Bnp Paribas anche il Top Management fa sacrifici

Sarà  stato il timore di un peggioramento nei rapporti sindacali o più semplicemente  un gesto responsabile e di buona volontà,  ma quanto è accaduto nel corso della trattativa sul piano Industriale in Bnp Paribas ha tutta l’aria di essere un evento abbastanza insolito  nelle trattative sulla riorganizzazione di una azienda di credito.

In un comunicato le segreterie di coordinamento nazionale Gruppo BNL FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN  hanno reso noto che  nel corso della trattativa  sulla  riorganizzazione BNL e BPI per il periodo 2017/2020 è arrivato l’annuncio, da parte della delegazione aziendale, dell’impegno del Top Management  di tagliarsi il bonus cash del 50%. L’annuncio è arrivato dopo che i sindacati  stigmatizzando le richieste aziendali come irricevibili, avevano messo come punto fermo per la prosecuzione dei lavori la parola “discontinuità” con il passato e la necessità di affrontare il piano industriale con una sostanziale equità.  L’intervento per come si legge nel documento sindacale riguarda 21 figure apicali a partire dall’Amministratore delegato, dei quattro Vicedirettori generali e di tutti i componenti del comitato di direzione.   Nel prendere atto dell’intervento annunciato, i sindacati affermano che questo è il primo passo verso l’auspicata equità degli interventi (e.p.).