Coldiretti: la “calza” della tradizione è ancora di moda

E’ arrivata la Befana, l’anziana signora dalle fattezze non proprio aggraziate che a cavalcioni della sua scopa porta dolciumi di ogni tipo o carbone a seconda di quanto i bambini siano stati bravi nel corso dell’anno. Secondo la Coldiretti sono in tanti gli italiani – grandi e piccini – che hanno appeso la calza: il 43% delle famiglie per ricevere i tradizionali dolciumi, mentre una minoranza pari all’11% preferirà ricevere altri regali. La maggiore attenzione ad una alimentazione sana – con un terzo dei bambini italiani obesi o in sovrappeso – contagia anche la Befana che porterà anche fichi e prugne secche, nocciole, noci e soprattutto biscotti fatti in casa. Questa tendenza ai prodotti naturali peraltro evoca il significato della ricorrenza che, nell’antichità celebrava la morte e la rinascita della natura dopo il solstizio invernale.

Sulla nascita di questa figura si narrano peraltro diverse leggende. Per una di queste, durante questa notte, Madre Natura, esausta per le energie spese durante tutto l’anno, si trasformò in una buona vecchina che, dopo aver consegnato i doni, simbolo di una nuova semina, era pronta a farsi bruciare per far rinascere dalle sue ceneri una luna nuova rappresentata da una giovane Natura, mentre secondo un’altra fiaba, un sera di un inverno freddissimo, bussarono alla porticina della casa della Befana i Re Magi che si erano messi in cammino per rendere omaggio al bambino Gesù che le chiesero dov’era la strada per Betlemme. La vecchietta indicò loro il cammino ma, nonostante le loro insistenze lei non si unì a loro perché aveva troppe faccende da sbrigare e  solo dopo che i Re Magi furono partiti decise di raggiungerli, ma non riuscì a trovarli e così bussò ad ogni porta lasciando un dono ad ogni bambino nella speranza che uno di loro fosse Gesù.

Maria Grazia Palmarini