Ebook e dintorni: il futuro prossimo del libro passa dal web

Quale potrebbero essere le prospettive per il mercato del libro tra 15 anni? Per qualcuno in un prossimo futuro i libri potranno essere fruiti gratuitamente. A sostenere questa tesi è Streetlib, la piattaforma che permette di creare, leggere, distribuire e condividere libri, non solo in formato digitale.

Lo scopo è quello di assecondare i tempi che cambiano, provare a cambiare il concetto di editoria e diffondere la creatività degli autori, senza porre il prezzo come ostacolo alla loro motivazione; insomma, divulgare la propria opera a costo zero per poter accreditare se stessi come scrittori, ma anche come esperti in determinati settori della cultura, della scienza o della tecnica, a seconda delle proprie doti ed inclinazioni.

Secondo la filosofia di Streetlib, tutto ruota attorno ad un concetto fondamentale: la centralità dell’intelligenza artificiale; questo significa, anche, abbattimento drastico dei costi marginali di produzione di qualsiasi cosa, ma pure sostituzione del “cervello d’opera” con macchine che “pensano” a soluzioni soddisfacenti, in grado di impaginare un libro molto meglio di come farebbe un essere umano e tenendo conto di tutte le variabili di stile possibili ed immaginabili. In un mondo che va incontro a tali cambiamenti, è lecito pensare ad una circolazione gratuita dei libri (il riferimento è soprattutto ai formati digitali), per cui l’attenzione degli esperti del settore dovrebbe spostarsi dalle vendite alle motivazioni che spingono i soggetti a scrivere, tenendo ben conto che la maggior parte degli autori scrive non per mestiere, ma per diletto e passione. Capire la convenienza dell’autore nel dedicarsi alla scrittura, secondo questa nuova visione, potrebbe indurre a pensare a dei servizi che rendano più efficace l’obiettivo, che non è più quello di guadagnare dalla vendita del libro, ma ottenere riconoscimento; e, allora, la nuova editoria, quella immaginata da Streetlib, potrebbe creare dei servizi ad hoc, che assecondino le motivazioni dell’autore.

Se è vero che il libro è divenuto un importantissimo generatore di contenuti, indispensabili all’industria dell’entertainment, per film, fiction, videogame, pensare ad esso esclusivamente come una fonte di ricavo diretta appare riduttivo, pertanto, aiutare gli autori ad ottenere ricavi dallo sfruttamento dei diritti di un libro distribuito gratuitamente, ma in grado di intercettare una domanda di contenuti in settori contigui come quelli dell’entertainment, appunto, può essere una via percorribile per l’intero comparto editoriale.

Rossella Marchese