Banche venete, lettera aperta delle Associazioni Consumatori

Le associazioni dei consumatori (AACC: Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Assoconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori) hanno scritto una lettera aperta al Parlamento, al Governo e a Intesa Sanpaolo per chiedere la modifica del decreto legge sulle banche venete affinché vengano tutelati i piccoli azionisti cui sono state vendute “in maniera fraudolenta” le azioni di Veneto Banca e Popolare di Vicenza.  Tutti i piccoli azionisti – affermano le AACC – oltre ad aver indiscutibilmente perso il valore del proprio investimento, non potranno nemmeno confidare sul patrimonio residuo delle banche trasferito ad Intesa Sanpaolo in quanto il decreto esclude che Intesa possa rispondere dei debiti derivanti da tali illeciti. “Gli attivi delle due banche sono l’irrinunciabile garanzia per tutti i creditori involontari quali le vittime degli illeciti” si legge nella lettera nella quale viene chiesto che a fronte del trasferimento delle aziende bancarie e degli attivi a Intesa Sanpaolo nel perimetro della cessione siano ricompresi anche i debiti risarcitori derivanti dal misselling delle azioni.

Viene auspicato Intesa Sanpaolo si dichiari presto disponibile a tale modifica del decreto, atteso che già in passato la stessa pose in essere con le associazioni di consumatori una procedura di conciliazione paritetica per le obbligazioni Parmalat e Cirio che diede ottimi frutti e che potrebbe essere riproposta anche in quest’occasione.

Maria Grazia Palmarini