I Led Zeppelin assolti dall’accusa di plagio

La vicenda legale era iniziata nel 2014, ad opera di Michael Skidmore, trustee del chitarrista degli Spirit Randy Wolfe, morto nel 1997. Secondo Skidmore, il memorabile assolo di chitarra interpretato da Page con la sua Gibson EDS 1275 a doppio manico e che introduce all’inno generazionale Stairway to Heaven, sarebbe stato letteralmente rubato ad un pezzo di un gruppo rock della scena losangelina della fine degli anni ’60, gli Spirit appunto, che tre anni prima di Stairway avevano composto Taurus.
Così il giudice Gary Klausner del Distretto centrale della California aveva rinviato a giudizio Robert Plant e Jimmi Page, di fronte alle prove presentate dagli avvocati dell’autore di Taurus: “nonostante sia vero che la progressione cromatica discendente di quattro accordi è uno schema comune che abbonda in campo musicale, le similitudini qui trascendono la struttura in sé” aveva spiegato il magistrato parlando delle somiglianze sostanziali nei primi due minuti di entrambi i brani.
Ma la giuria chiamata ad esprimere un verdetto non è stata d’accordo.

Dopo ben cinque ore di camera di consiglio ed una causa durata più di due anni, gli otto membri della giuria hanno assolto all’unanimità i due leader dei Led Zeppelin da ogni capo di accusa, a partire da quello di violazione del copyright.
“La prima volta che ho ascoltato Taurus è stato due anni fa”, si era difeso Page, ascoltato durante il processo, definendo le accuse ridicole. E in una dichiarazione comune Page e Plant ringraziano tutti i loro fan: “siamo grati del lavoro scrupoloso della giuria e siamo felici che abbia deciso in nostro favore mettendo la parola fine sui dubbi riguardo all’origine di Stairway to heaven e confermando ciò che noi già sapevamo da 45 anni. Apprezziamo il supporto dei nostri fan a siamo impazienti di lasciarci alle spalle questa vicenda legale”.

Rossella Marchese