Accordo fusione Banco-Bpm nasce il terzo polo bancario italiano

Uscite  volontarie e assunzione di 400 giovani.
Nella mattinata di oggi è stato sottoscritto in Banco BPM l’accordo che disciplina le ricadute sul personale conseguenti alla fusione tra Banco Popolare e BPM, fusione che dal prossimo 1 gennaio decreterà la nascita del terzo polo bancario italiano.
Il Vice Segretario Generale di UNISIN, Gabriele Slavazza, esprime “soddisfazione in quanto l’accordo, pur in presenza di alcune criticità che dovranno essere affrontate in fase successiva, prevede importanti garanzie in tema di occupazione, mobilità professionale e territoriale, mantenimento dei trattamenti, eccetera per assicurare a tutti i lavoratori coinvolti adeguate tutele a salvaguardia delle esigenze di vita e di lavoro per tutta la durata del piano industriale”.
Slavazza prosegue dichiarando che “si è prestata massima attenzione alla valorizzazione dei territori di riferimento, in un’ottica di tutela della tradizione propria delle due banche popolari. Significativa, anche, la decisione di prevedere nell’accordo l’assunzione di 400 giovani nel triennio di valenza del piano e la scelta di gestire l’uscita dalle banche delle risorse previste dal piano aziendale esclusivamente su base volontaria e attraverso il Fondo di settore”.
E’ importante – conclude Slavazza – sottolineare che anche nel Banco BPM, al pari di quanto già avvenuto in altri importanti gruppi bancari italiani, il sindacato è riuscito a definire accordi che vanno nella indispensabile direzione di tutelare tutti i lavoratori coinvolti, salvaguardando ruolo e funzione delle Banche nei territori di riferimento. Solo così sarà possibile procedere ad un effettivo rilancio del settore ed evitare situazioni di crisi oggi, purtroppo, presenti in altre realtà del Settore che scontano scelte scellerate di un management inadeguato”.