Il viaggio della Costituzione, da 70 anni l’inno degli Italiani

Il 2 giugno del 1946 556 membri dell’Assemblea Costituente, formata da uomini e per la prima volta anche dalle donne, furono chiamati a svolgere il nobile compito di stendere la Carta Costituzionale.

All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, della liberazione dai nazisti, l’Italia voleva dimostrare al mondo di essere pronta a muovere i primi passi come Repubblica e fu dei  Costituenti il compito di interpretare nella nuova Carta fondamentale i sentimenti di pace, libertà e democrazia utili a tracciare il futuro del Paese.

Tornare alla democrazia dopo la devastazione fu per l’Italia un percorso faticoso, un complesso  cammino di ricostruzione e rinascita.

Quel passaggio epocale, ebbe inizio con il referendum istituzionale del 2 giugno del 1946, ma i passi compiuti per arrivare alla Costituzione italiana furono ancora molti e complessi: nel luglio del 1946 venne istituita, all’interno dell’Assemblea Costituente, la Commissione dei 75, incaricata di redigere il testo da discutere e votare in aula, a sua volta suddivisa in 3 gruppi di lavoro che dovevano occuparsi dei diritti e dei doveri fondamentali dei cittadini; dell’organizzazione costituzionale dello Stato; dei rapporti economici e sociali. Dopo 18 mesi di lavori dell’Assemblea sul testo redatto dalla Commissione, la Costituzione iniziò il suo iter parlamentare, era il 4 marzo del 1947; nonostante le modifiche e le discussioni il cuore del testo, tutto concentrato in quei 12 articoli fondamentali, rimase intatto e il 22 dicembre di quello stesso anno la Costituzione venne approvata, con 458 voti favorevoli su un totale di 515 votanti.

Il Presidente della Repubblica Enrico De Nicola firmò il testo che andò in vigore il 1° gennaio 1948.

Per celebrare degnamente un compleanno così importante, oltre ad una mostra alla Camera dei Deputati “Comunicare la Democrazia”, e a diverse altre manifestazioni istituzionali, il progetto “Il viaggio della Costituzione”, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio, che ha portato e porterà ancora in giro per l’Italia i contenuti che si insinuano nei principi fondamentali della Carta costituzionale e che, tramite un sito web dedicato, da ai cittadini italiani la possibilità di conoscerne la storia più profonda e di lasciare la propria firma (digitale) accanto a quella dei grandi padri costituenti.

Un’iniziativa fondamentale, soprattutto per i più giovani, quelli ai quali già Piero Calamandrei,  nel suo discorso alla gioventù tenuto alla Società Umanitaria, nel 1955 a Milano, si rivolgeva così: «se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione».

Rossella Marchese