Bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021

Nel disegno di legge relativo al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e al bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre, tra i punti più importanti vi sono:

  • il reddito di cittadinanza:  misura del sostegno ai poveri che prevede un reddito mensile pari ad almeno 780 euro (identificata come soglia di povertà) che crescono in base al numero dei componenti familiari);
  • la pensione di cittadinanza: con soglia minima di 780 euro al mese per le pensioni, con una differenziazione tra chi possiede un immobile e chi non lo possiede;
  • flat tax:  per partite Iva e piccole imprese, le soglie minime del regime forfettario vengono estese fino a 65 mila euro con la previsione di un’aliquota piatta al 15%;
  • risarcimento per le vittime delle crisi bancarie e rilancio degli investimenti pubblici;
  • superamento della legge Fornero: per quanto attiene in particolare i limiti di pensionamento previsti dalla citata legge, tema particolarmente “caldo”, vengono abrogati i limiti di età con l’introduzione della cosiddetta “quota 100”: in pratica si potrà andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi versati (62+38=100) in modo da garantire chi ha iniziato a lavorare in età molto giovane. Viene inoltre prorogata “Opzione Donna” che permette alle lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, e 35 anni di contributi, di andare comunque in pensione anche senza quota 100;
  • piano straordinario di assunzioni: per rendere più efficiente la Pubblica Amministrazione e velocizzare i processi vengono stanziati 500 milioni di euro ai fini dell’assunzione di poliziotti, magistrati e personale amministrativo.

Nel provvedimento vengono infine stanziati i fondi necessari per la formazione di professionisti e tecnici sempre più richiesti nel settore dell’industria e della moda.

Maria Grazia Palmarini