10 febbraio: Foibe. Giorno del ricordo

Il 10 febbraio 1947 con i Trattati di Parigi venivano assegnati alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara e la sua provincia e gran parte della Venezia Giulia, territori tutti appartenenti, prima di quella data, all’Italia. Inizia da quel momento una delle più grandi tragedie del nostro Paese la cui memoria per lungo tempo, forse troppo, è stata tenuta celata. Dell’esodo dei nostri connazionali istriani, fiumani e dalmati, costretti ad abbandonare, per sfuggire alla repressione di Tito, tutti i loro averi e la loro terra di origine e molti anche la vita nelle foibe, a lungo non si è sentito parlare o se ne è sentito parlare molto poco.

E’ solo con la legge 30 marzo 2004 n. 92, che ha istituito il “Giorno del ricordo”, fissando proprio nel 10 febbraio la data della solennità civile, festeggiata con solenne cerimonia a partire dal 2006, che è emersa fortemente la volontà di conservare e rinnovare di anno in anno la memoria della tragedia degli esuli e di coloro che furono uccisi barbaramente e, con un termine che non può che far rabbrividire al solo pensiero, “infoibati”.

A lungo questa memoria e quella delle foibe è stata “velata”, “nascosta”, ma il dramma che ha visto coinvolte oltre 300.000 persone e migliaia di morti, ha trovato finalmente nel 2004 il riconoscimento ufficiale dell’importanza che la memoria non si perda, soprattutto nelle giovani generazioni che solo dai libri di scuola, dai documenti e dalle testimonianze possono conoscere le terribili pagine che hanno caratterizzato la storia d’Europa e del nostro Paese del secolo scorso sconvolta da due guerre mondiali. Guerre devastanti che hanno provocato morti, distruzione e immenso dolore.

La memoria di un Popolo è costituita dal suo passato che deve essere parte attiva del presente per costruire il futuro; è elemento necessario per ricordare, prevenire e non ripetere.

«1. La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

2. Nella giornata […] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende. Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero.» (legge 30 marzo 2004 n. 92).

Alle 11.00 sarà trasmessa in diretta dalla RAI, la cerimonia ufficiale alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

10 febbraio: per non dimenticare MAI!

Bianca Desideri