L’amministratore Delegato di BPER Banca dott. Montani ha presentato oggi alle OO.SS. e alle Segreterie Nazionali del Credito il Piano Industriale 2022/25
Per Valerio Fabi, Segretario Nazionale di UNISIN/CONFSAL per il Gruppo BPER Banca, “sono molti gli aspetti di interesse ed attenzione che sono emersi anche oggi nell’incontro con l’Ad Montani e che ci riguardano come organizzazione sindacale”.
“Anzitutto esprimiamo soddisfazione per l’aggregazione di un Gruppo storico ed importante come Carige, che sicuramente troverà nel Gruppo Bper la valorizzazione delle tante professionalità e della propria storia di oltre 500 anni”.
“Riteniamo prioritario ribadire – prosegue Valerio Fabi – che temi come quello della implementazione dell’information technology, della regolamentazione dello smart working che dovrà inserirsi nell’ambito della cornice nazionale, e della tutela delle professionalità con l’adeguamento dei percorsi di carriera esistenti anche attraverso l’emersione e la disciplina di nuovi mestieri nel credito, sia il primo aspetto di attenzione. Sarà inoltre fondamentale la salvaguardia ed il presidio dei territori, delle economie locali e delle persone più fragili, che rischiano di essere tagliate fuori dai servizi bancari sempre più remotizzati e dal crescente numero di filiali chiuse che portano all’abbandono di interi territori. Ci preoccupa la volontà di procedere alla chiusura in arco di piano di circa il 30% della rete sportellare ed il riferimento esplicito in particolare a quelli non localizzati in territori ad elevato potenziale di sviluppo.
Riteniamo che gli obiettivi del piano industriale non debbano contrapporsi alla funzione di servizio pubblico essenziale e con quella di presidio del territorio.”
“Infine dovremmo approfondire il tema delle operazioni di cessione di ramo che sono previste e che rileviamo porta il Gruppo a rinunciare ad una conoscenza a 360° delle fasi del processo bancario che va dalla raccolta, agli impieghi fino al controllo del credito e che sta portando molti istituti ad internalizzare attività in precedenza fatte uscire dall’ambito bancario proprio per ottimizzare il processo produttivo”.
Conclude Valerio Fabi: “Chiediamo al management di BPER Banca, proprio in questo momento di svolta che anticipa una aggregazione importante come quella di Carige, di avere una visione imprenditoriale virtuosa, coraggiosa, di lungo respiro e che sia attenta alle varie fragilità presenti nel tessuto economico e sociale italiano”.
Dichiara Andrea Bonvicini, coordinatore del gruppo Bper: “Ci aspettiamo che il gruppo sappia valorizzare il personale anche in termini di remunerazione come tutti gli altri stakeholder. La storica tradizione di buone relazioni sindacali sarà il viatico per gestire al meglio il processo di integrazione che ci attende”.