98ma Giornata mondiale del risparmio: Il valore del risparmio nell’era dell’incertezza

Si è tenuta a Roma in ACRI  (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio SpA) la celebrazione della 98ma Giornata mondiale del Risparmio, l’iniziativa nata nel 1924 in Italia e legata al nome dell’economista Maffeo Pantaleoni ispiratore della sua proclamazione grazie a un discorso tenuto a Milano proprio in quell’anno durante il Congresso Internazionale del Risparmio organizzato dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Dal 1924 ogni 31 ottobre si celebra questa ricorrenza.

Il tema dell’incertezza è stato il leit motiv, sottolineato anche dal messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dell’incontro di oggi evidenziato anche dal titolo della relazione del Presidente dell’ACRI Francesco Profumo “Il valore del risparmio nell’era dell’incertezza”, individuato a inizio anno quando ancora non si era palesata la situazione in tutta la sua gravità.

Il Presidente Profumo ha sottolineato che “oggi incertezza vuol dire vivere in uno scenario in costante cambiamento” e che “quello di crisi non è uno stato eccezionale, ma una nuova normalità basata su una costante ricerca di nuovi equilibri”, una crisi nella quale occorre imparare a vivere, sebbene la storia degli ultimi 30 anni sia stata costellata da instabilità che la rapidità dei cambiamenti degli ultimi decenni ha reso quasi impossibile cogliere.  E ancora “su tutto questo si dispiega anche l’acuirsi dell’emergenza climatica con i suoi effetti devastanti ormai sotto gli occhi di tutti, anche nel nostro Paese. Questo scenario sta producendo altissimi costi sociali, in termini di aumento delle disuguaglianze e crescita della povertà”.

Citando i dati ISTAT ha evidenziato che negli ultimi 15 anni “il numero di persone in povertà assoluta è quasi triplicato, raggiungendo oggi il record di 5,6 milioni di persone (il 9,4% della popolazione, un italiano su dieci); di questi 1,4 milioni sono minori”. Ed ancora che secondo il XXI Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale “la povertà è ereditaria per il 59% degli italiani: ovvero 6 persone su 10 non riescono ad emanciparsi dalla condizione di precarietà economica della famiglia di origine” con l’ascensore sociale funzionante solo in discesa. Nel suo intervento ha accennato anche alla crisi energetica e inflazionistica ed al “fantasma della recessione alle porte” che stanno “intaccando i risparmi degli italiani ed offuscando le previsioni per il futuro”, come evidenziato dall’ultima indagine Acri-Ipsos.

Per progettare nell’era dell’incertezza, ha detto il presidente ACRI, “occorre tenere a mente almeno tre fattori” e cioè la rapidità della risposta e quindi la capacità di adattarsi a continui cambiamenti; la necessità di sperimentare soluzioni innovative che incidano sulle cause strutturali; le risposte che non devono essere mai individuali ma di rete, perché “nessuno si salva da solo”.  In questa direzione l’Unione Europea – ha ricordato il presidente Profumo –  “è stata in grado di mettere in campo una risposta straordinaria, scrollandosi decenni di tentennamenti” approvando il Next Generation Eu.

Ha evidenziato, inoltre, il ruolo del risparmio e delle Casse di Risparmio che “contrastano la “desertificazione bancaria” dei territori, continuando a presidiare luoghi in cui la presenza bancaria tende a diradarsi. Sono oltre 12mila le filiali che hanno chiuso negli ultimi 20 anni e oggi oltre 3mila comuni (oltre la metà di quelli con meno di 5mila abitanti) non ha più una filiale”. Ha parlato dell’importante ruolo svolto dalle Fondazioni di origine bancaria che hanno festeggiato il loro trentesimo compleanno “insieme alle comunità di riferimento” e che lavorano su doppio fronte “da un lato sull’emergenza, dall’altro sul lungo periodo”.

Per il Presidente Profumo “nell’era dell’incertezza il risparmio continua ad avere il suo inestimabile valore riconosciuto dai Costituenti quasi settantacinque anni fa: un valore che la Repubblica è chiamata a incoraggiare e a tutelare” e “il risparmio potrà rivelarsi uno strumento imprescindibile per attraversare indenni la tempesta e costruire un futuro migliore per tutti”.

Il Presidente dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana), Antonio Patuelli, nel suo intervento, ha sottolineato che “il risparmio responsabilmente investito non a fini speculativi è indispensabile per la resilienza alla crisi energetica e all’inflazione e per la solida e prolungata ripresa dello sviluppo e dell’occupazione.” Ha proseguito evidenziando che “occorre rafforzare il circuito virtuoso economico, etico e sociale, favorendo il risparmio stabile anche per prestiti in investimenti produttivi. E’ necessario rendere fiscalmente più appetibili anche le obbligazioni e comunque la raccolta del risparmio a medio e lungo termine, per favorire una più stabile raccolta per prestiti a medio e lungo termine. Il risparmio, infatti, è indispensabile per la crescita inclusiva e sostenibile innanzitutto dal punto di vista ambientale e sociale”. E’ poi intervenuto sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale che “deve integrare e non sostituire quella umana” ed ha ricordato il ruolo dell’Unione Europea “fondamentale ed indispensabile per costruire insieme grandi prospettive di crescita economica e sociale”. Ha lanciato la proposta di un “secondo PNRR per la riduzione dei costi e per investimenti energetici sostenibili. Bisogna dare più respiro alle imprese gravate dagli imprevisti alti costi energetici”. Per Patuelli “come nelle fasi più difficili della pandemia, con la preparazione del primo PNRR, occorre ora costruire un nuovo clima di fiducia, indispensabile per sostenere la resilienza, per la ripresa dello sviluppo e dell’occupazione”.

Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha fatto un’attenta analisi della congiuntura economica e ha parlato di politica monetaria. Ha evidenziato che “il peggioramento delle prospettive di crescita è diffuso. Secondo il Fondo monetario internazionale il tasso di espansione dell’economia globale diminuirebbe dal 3,2 per cento stimato per quest’anno al 2,7 nel 2023, quasi un punto percentuale in meno rispetto a quanto previsto lo scorso aprile. Nell’area dell’euro la crescita del prodotto scenderebbe dal 3,1 per cento del 2022 allo 0,5 nel prossimo anno, un sostanziale arresto e una revisione al ribasso di quasi due punti percentuali in soli sei mesi. I rincari delle materie prime hanno avuto straordinarie ricadute anche sui prezzi al consumo”. Nel quadro di questa incertezza nel Bollettino della Banca d’Italia sono stati presentati due scenari di previsione per l’economia italiana.

Il Governatore Visco ha evidenziato che “nell’attuale fase congiunturale l’andamento del risparmio riflette spinte contrastanti…” è proseguita “la riduzione della propensione al risparmio delle famiglie in atto dal secondo trimestre dello scorso anno, dopo l’eccezionale rialzo nella fase più acuta della pandemia, quando era salita con forti oscillazioni da meno del 10 per cento di fine 2019 al 18 per cento dei primi mesi del 2021. Nel secondo trimestre di quest’anno, per il complesso delle famiglie (che include quelle “produttrici”), la propensione al risparmio si è attestata all’11 per cento, due punti in meno rispetto all’ultimo trimestre del 2021. In termini assoluti il risparmio delle famiglie si è avvicinato a 35 miliardi di euro nei tre mesi terminanti a giugno; pur tenendo conto dell’aumento dei prezzi registrato dal deflatore dei consumi, il livello era ancora del 13 per cento più alto di quello precedente lo scoppio della pandemia (dopo essere pressoché raddoppiato nei mesi immediatamente successivi). Nei primi sei mesi di quest’anno la riduzione in termini reali ha di poco superato il 16 per cento, risentendo dell’aumento dei prezzi per oltre 3 punti percentuali”. La capacità di risparmiare è stata “molto diversa tra le famiglie” – ha detto Visco – per molti nuclei a basso reddito il risparmio “potrebbe essere stato nullo o negativo” e si è concentrato nelle famiglie a redditi medio-alti per le quali la quota di spesa per beni di prima necessità “che hanno registrato rincari particolarmente elevati” è relativamente minore. Le banche, ha proseguito il Governatore Visco, “continuano a svolgere un ruolo molto rilevante per l’allocazione del risparmio all’attività produttiva e agli investimenti” e “il mantenimento della solidità dei bilanci bancari richiede che si presti particolare attenzione, anche con il puntuale ricorso agli accantonamenti, all’aumento del rischio di credito, evitando in tal modo che l’ineludibile inasprimento dei criteri di offerta dei prestiti connesso con la maggiore rischiosità dei prenditori, di cui già si avvertono i primi segnali, possa trasformarsi in una grave stretta creditizia. Le banche italiane affrontano questa fase partendo da una situazione nel complesso equilibrata e certamente migliore di quella in cui si trovarono a fronteggiare le crisi finanziarie di dieci e più anni fa. I crediti deteriorati hanno continuato a ridursi; sono proseguite le cessioni e i tassi di deterioramento si sono mantenuti molto bassi nel confronto storico”.  Ha evidenziato anche il ruolo delle BCC e l’importanza della realizzazione completa e senza ritardi del PNRR.

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento ha detto che “il nuovo Governo è orientato a confermare il proprio impegno – nei prossimi anni – a ridurre il deficit della pubblica amministrazione e il rapporto debito/Pil; ma è anche profondamente convinto dell’urgenza di proteggere le famiglie, soprattutto le più deboli, dal rialzo delle bollette e del carrello della spesa, di difendere la competitività delle nostre aziende, anche a fronte delle ingenti misure di supporto annunciate da altri Paesi europei (quali Germania e Francia) e non solo (ad esempio il Giappone)”. Ha parlato anche del  ruolo fondamentale del PNRR evidenziando che  “queste ingenti risorse permetteranno di promuovere la transizione ecologica e digitale, rilanciare la crescita e rilanciare l’inclusione sociale, territoriale, generazionale e di genere”.

Appuntamento alla 99ma edizione.

Bianca Desideri

Direttore responsabile Professione Bancario

UNISIN/CONFSAL