Il futuro possibile

UNISIN/CONFSAL ha organizzato nella giornata del 4 aprile un convegno assai partecipato e fortemente voluto dal Segretario Generale Emilio Contrasto e dal Coordinamento Nazionale Donne e Pari Opportunità: Il futuro possibile. Lavoro, parità, innovazione e sostenibilità. Contro ogni violenza e discriminazione.

Dopo il successo dell’altro importante ciclo di convegni tenutisi nel 2019 sul tema della disabilità e dell’inclusione, UNISIN/CONFSAL affronta ora un altro tema assai caro al nostro Sindacato, la violenza e la parità di genere. Tanti gli ospiti presenti provenienti da mondi differenti, l’Università, l’Informazione, il Credito: insieme per combattere la violenza e costruire la parità di genere, ancora tanto lontana.

Il Segretario Generale Contrasto ha aperto i lavori e ricordato l’importanza dell’essere presenti tutti insieme provenienti da mondi differenti per fare cultura modellando la coscienza civile. Alle banche, il Segretario Generale Contrasto ha chiesto un continuo confronto per consolidare e ampliare la sfera dei diritti in capo alle lavoratrici. Questo per aiutarle ad esempio nella difficile conciliazione dei tempi vita e lavoro, per cui le donne si ritrovano a portare il peso di un lavoro, un figlio, una casa, un anziano da curare, senza aiuti effettivi dalla società. Mettere sul tavolo le tematiche legate alla violenza e alla parità di genere serve anche nelle aziende a scardinare una violenza più difficile e subdola ma non meno presente, quella psicologica. Da un’analisi del questionario inviato lo scorso anno alle lavoratrici del Credito proprio sui temi della violenza e della conciliazione lavoro e famiglia, viene fuori una forte esigenza: maggior consapevolezza dei propri diritti e una conoscenza specifica della normativa di riferimento in tema di violenze di genere. Dai dati presentati dalla Responsabile del Coordinamento Nazionale Donne e Pari Opportunità di UNISIN/CONFSAL, Daniela Foschetti, viene alla luce un altro grande problema nel mondo del lavoro: le penalizzazioni che la donna subisce nelle opportunità di carriera quando decide di avere un figlio o di assistere un proprio familiare anziano o disabile. Queste considerazioni non ci lasciano indifferenti e mai lo hanno fatto, UNISIN/CONFSAL combatte infatti da sempre ogni forma di discriminazione e continuerà a farlo soprattutto alla luce di questi risultati.

In quest’ottica è stato interessante mettere a fattor comune quanto la parità parta dal linguaggio: il maschile nel linguaggio è sinonimo di universalità quasi ad essere un punto di riferimento che priva la donna di una autonoma definizione relegandola alla sfera privata dell’esistenza. Iniziare a correggere il linguaggio, anche quello dei media, potrebbe aiutare a veicolare e infine a eliminare pregiudizi e stereotipi legati alle discriminazioni, per evitare la distorsione dell’immagine sociale della donna.

UNISIN/CONFSAL continuerà in questa direzione, forte degli input lanciati e ricevuti al convegno, sempre tenendo conto della sinergia condivisa tra i vari settori e sostenuta dal Segretario Generale Emilio Contrasto.

Milena Di Fina

Coordinamento Nazionale UNISIN Donne e Pari Opportunità