Nico Pirozzi: ricordando Luciana Pacifici

Il prossimo 30 gennaio Nico Pirozzi, giornalista e scrittore, autore di “Italiani imperfetti. Storie ritrovate di una famiglia di ebrei napoletani” e di numerosi altre pubblicazioni, interverrà all’incontro organizzato presso la Biblioteca Universitaria di Napoli, direttore la dott.ssa Silvia Iovane, dal titolo Endlösung der Judenfrage: la storia dimenticata della comunità ebraica partenopea,  che si svolgerà nella Sala Rari.

“L’evento si terrà in una data di profondo significato storico: il 30 gennaio 1944 ricorre la deportazione ad Auschwitz dei nove membri della famiglia Pacifici, tra cui la piccola Luciana di appena otto mesi, nessuno dei quali fece ritorno.

Nel 2015, per mantenere viva la memoria di questa tragedia, il Comune di Napoli ha intitolato una strada nel Borgo Orefici a Luciana Pacifici. A sottolineare l’importanza di questa commemorazione, il 27 gennaio, Giorno della Memoria, il Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, deporrà una corona di fiori proprio in via Luciana Pacifici, un gesto di profondo valore simbolico che sottolinea il legame significativo tra l’iniziativa della BUN e l’omaggio del Sindaco, incarnando un messaggio di impegno civile e di riflessione collettiva”.

Ne parlerà insieme a Nico Pirozzi, il Vicepresidente della Comunità ebraica di Napoli Sandro Temin e con la testimonianza di Tullio Foà.

“Luciana Pacifici aveva appena otto mesi quando, il 30 gennaio 1944, assieme ad altre 604 persone, fu inghiottita da un convoglio composto da dieci carri bestiame, da Milano diretto al mattatoio di Auschwitz. Assieme a lei c’erano anche il cuginetto Paolo Procaccia di quattro mesi più grande, i genitori (Loris ed Elda, di 33 e 24 anni), gli zii (Aldo, Milena e Sergio, di 39, 28 e 33 anni) e i nonni (Amedeo e Jole, di 62 e 59 anni). In tutto nove persone. Nove ebrei provenienti da Napoli, la città dove tre di loro (Luciana, Paolo ed Elda) erano anche nati e dalla quale erano fuggiti a causa dei devastanti bombardamenti poche settimane prima dell’arrivo degli Alleati. La loro tragica e beffarda storia non è solo quella di tre generazioni spezzate dalle politiche di sterminio del popolo ebraico, di cui la Repubblica Sociale fondata da Mussolini sulla riva del lago di Garda fu attiva protagonista, ma anche quella della piccola Comunità partenopea che solo per una fortuita serie di coincidenze non ebbe a conoscere il lugubre significato della locuzione tedesca Endlösung der Judenfrage (soluzione finale della questione ebraica). Da sfondo ad una storia di ordinaria quotidianità, che nel giro di appena cinque anni si trasformerà in tragedia per tre famiglie (Procaccia, Pacifici e Molco), c’è la Napoli del ventennio nero, della guerra e dei bombardamenti a tappeto. Ma anche quell’Italia che si è sempre rifiutata di fare i conti con il proprio passato, lasciandoci in eredità una narrazione falsa e fuorviante, che – salvo rare eccezioni – ha ben poco in comune con la realtà dei fatti”.

È questo il filo conduttore del libro “Italiani imperfetti. Storie ritrovate di una famiglia di ebrei napoletani” scritto dal giornalista Nico Pirozzi che ricostruisce la storia di Luciana e della sua famiglia.