A Los Realejos, a Tenerife, i fuochi d’artificio più grandi d’Europa

Fuochi d'artificio
La Festa “Las Cruces y Fuegos de Mayo” (Croci e Fuochi di Maggio)

La Festa “Las Cruces y Fuegos de Mayo” (Croci e Fuochi di Maggio) punta a diventare d’interesse turistico internazionale – Tenerife è l’isola spagnola più visitata dagli italiani

In Spagna si può assistere a uno dei più grandi e maestosi spettacoli pirotecnici d’Europa, la cui storia è altrettanto affascinante. Tutto iniziò per una rivalità tra due strade dello stesso comune, Los Realejos, a Tenerife, una delle isole Canarie: Calle El Sol e Calle El Medio. Una rivalità, si narra, che coinvolgeva anche due diverse classi sociali: i benestanti proprietari dei terreni di Calle El Medio, nota anche come Calle de los Marqueses, e i mediatori e i piccoli agricoltori di Calle El Sol. Sarebbe nato così il “pique”, “il rancore”, che risale al 1770, e che in un certo senso rivive ancora oggi, anche se questi forti contrasti economici sono da tempo scomparsi.

In pratica consisteva in una “messa in scena” della rivalità: in ogni strada, al passaggio della Croce in processione, si accendeva un falò, si produceva fumo colorato e si faceva molto rumore. Vinceva “la gara” la via con i falò più grandi, le colonne di fumo più imponenti e che produceva il maggior baccano. Tuttavia, con l’arrivo dei veri e propri fuochi d’artificio in questi festeggiamenti, si sperimentarono animate battaglie campali con petardi e mortaretti che volavano orizzontalmente nel cielo cercando di colpire la strada “nemica”. Oggi quell’antica rivalità si è trasformata in un motivo di festa che rende Los Realejos, ogni 2 e 3 maggio, uno dei villaggi più decorati e belli della Spagna. Non è cambiata pero l’essenza che ha sempre caratterizzato queste celebrazioni e cioè la venerazione della Croce.

Più di trecento croci sono sparse per tutta la città, ma ci sono due luoghi in cui questa festa viene vissuta con maggiore enfasi: La Cruz Santa e le vie Sol e Medio. In entrambe queste aree ci sono centinaia di croci sulle strade, sulle facciate, alle finestre e all’interno delle case, nei cortili e nelle cappelle, decorate con i fiori più ricercati, le candele e le luci più sfavillanti che abbelliscono gli altari. Una tradizione che si rafforza ogni anno, con le nuove generazioni che ereditano l’usanza; una celebrazione riconosciuta come un Festival di interesse turistico nazionale dal 2015 e che aspira ora a diventare anche di interesse internazionale.

In particolare, le cappelle sono dei piccoli edifici al cui interno c’è un altare in muratura a gradini, talvolta in legno, alla cui sommità è posta la croce, che può essere anche policroma. Quando arriva la festa gli abitanti danno il meglio di sé selezionando i fiori e le decorazioni più ricercate da utilizzare, così come l’illuminazione e i tessuti ornamentali, sfoggiando capacità artistiche e artigianali basate in parte sulla tradizione e l’eredità lasciata dai loro antenati, in parte naturalmente sul gusto personale e sulle proprie abilità che rendono così speciali gli abitanti di Los Realejos.

È un mix spettacolare di tradizione e festeggiamenti: accanto all’esposizione delle croci decorate con fiori c’è infatti la parte spettacolare dei fuochi d’artificio in onore della Santa Croce, tanto che la festa si chiama al giorno d’oggi appunto “Las Cruces y Fuegos de Mayo”.

Questo grande spettacolo, unico in Europa, mantiene abitanti e turisti che vengono per l’occasione con il fiato sospeso per quasi tre ore con un continuo sparo di fuochi che esplodono in cielo creando colorati giochi di luci e suoni e illuminano buona parte del Nord dell’isola. La notte di festa si conclude con il ritorno della Santa Croce alla chiesa parrocchiale dell’Apostolo Santiago, situata al confine tra i due centri di Los Realejos.