
IL SEGRETARIO GENERALE DI UNISIN/CONFSAL EMILIO CONTRASTO: “Sanata una carenza che si protraeva da anni
È stato oggi definito tra le cinque Organizzazioni del Credito e ABI l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale per i Dirigenti dipendenti delle Imprese Creditizie Finanziarie e Strumentali fermo dal lontano 2015.
Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL esprime “grande soddisfazione per la firma dell’accordo odierno che sana una carenza che si protraeva oramai da molti anni e tutela oltre 6.300 dirigenti, introducendo significative novità, frutto di un intenso lavoro negoziale”.
“Tra i punti salienti – prosegue il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – va innanzitutto evidenziato l’aumento del trattamento economico che, a regime, crescerà di circa il 30% portando la retribuzione minima annua a 80mila euro dal 1° agosto 2025 ed a 85mila euro dal 1° gennaio 2026”.
“Da segnalare anche alcuni miglioramenti – aggiunge Contrasto – sul fronte delle tutele che vengono ampliate introducendo previsioni già definite all’interno del Contratto Collettivo Nazionale del Credito per Aree Professionali e Quadri Direttivi. In particolare, il periodo di comporto viene incrementato del 50% per specifiche casistiche e per i Dirigenti con disabilità riconosciuta (L. 104/92, art. 3, comma 3). In caso di gravidanza a rischio, inoltre, sarà erogato l’intero trattamento economico”.
Contrasto conclude sottolineando che “il nuovo CCNL, in vigore da oggi e con scadenza 31 luglio 2028, tende a valorizzare anche l’aspetto professionale della Categoria, sollecitando le Banche a utilizzare i finanziamenti di FONDIR (Fondo per la Formazione Continua dei Dirigenti del Terziario) per un ulteriore impulso nella direzione di accrescere a 360° le competenze dei propri Dirigenti”.