
Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione non legislativa che valuta l’attuazione della direttiva UE del 2011 riguardante la lotta all’abuso sessuale sui minori che prevede: maggiore collaborazione degli Stati membri tra loro, con Europol e con l’industria informatica per combattere l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori. Le autorità dei singoli Paesi membri dovranno velocizzare le procedure di notifica e rimozione dei siti web contenenti abusi sessuali su minori, da condividere tra gli Stati membri, con Europol ed Interpol e con i fornitori di servizi Internet.
Per favorire queste attività di tutela dei minori devono essere messe a disposizione adeguate risorse finanziarie e umane e deve essere favorito un maggiore scambio transfrontaliero di informazioni e tecniche investigative digitali aggiornate. I minori migranti sono da considerare particolarmente vulnerabili agli abusi, alla tratta e allo sfruttamento sessuale e, pertanto, secondo il Parlamento Europeo occorre predisporre una cooperazione giudiziaria per accelerare lo scambio di informazioni per rintracciare i minori scomparsi, atteso che la maggior parte dei casi di abuso e sfruttamento sessuale dei minori non sono segnalati. La risoluzione invita gli Stati membri a sviluppare o rafforzare le linee telefoniche di assistenza ai minori, che dovrebbero essere gratuite, confidenziali e disponibili 24 ore su 24.
“Gli Stati membri devono fare di più, meglio e più rapidamente per garantire una tolleranza zero contro gli abusi sessuali su minori online e offline – ha dichiarato la relatrice Maria Corazza Bildt. “L’accento – ha aggiunto – dovrebbe essere posto sulla rimozione alla fonte del materiale illegale e sul blocco quando ciò non è possibile, con procedure e salvaguardie più rapide. Esortiamo inoltre l’industria di internet ad assumersi la propria parte di responsabilità nell’elaborare soluzioni innovative per proteggere i bambini”.
Maria Grazia Palmarini