Nave scuola Amerigo Vespucci:  90 anni portati splendidamente

Sono passati 90 anni da quando il 22 febbraio 1931 veniva varato dagli allora Regi Cantieri navali di Castellammare di Stabia, nel napoletano, il più bel veliero del mondo, la nave scuola Amerigo Vespucci. Al Capitano di Vascello Gianfranco Bacchi, 122esimo comandante l’onere e l’onore di festeggiare questo compleanno e portare alto insieme al suo equipaggio la gloriosa storia di questo gioiello del mare.

Vele al vento! Il veliero da sogno solca i mari di tutto il mondo, testimonial di quanta bellezza, competenza, ingegno e talento esprima il nostro Paese e quanta professionalità e orgoglio di patria grazie al suo equipaggio.

Un mix vincente immortalato nell’incontro nel 1962 nel Mediterraneo con la portaerei statunitense  USS Independence, che lampeggiò con il segnalatore luminoso: «Chi siete?». La risposta fu: «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana». La USS Independence ribatté: «Siete la più bella nave del mondo».

Ebbene sì,! E da allora così è ricordato il nostro Vespucci, la nave più anziana della Marina Militare Italiana ancora in servizio. Dopo 90 anni, splendido e orgoglioso, solca i mari di tutto il mondo facendosi ammirare da grandi e piccini che lo ammirano da lontano e lo visitano nei porti quando attracca, seguendone le sue “avventure” e le campagne addestrative. Si tratta di crociere d’istruzione, ne ha all’attivo già 71, che si svolgono con itinerari diversi. E’ stata ben 37 volte in Nord Europa 37 volte, 20 in Mediterraneo, 4 in Atlantico Orientale, 7 in Nord America, 1 in Sud America e ha circumnavigato il Globo una volta.

La sua partecipazione ad eventi di carattere internazionale ne fanno l’ambasciatore sul mare dell’arte, della cultura e dell’ingegneria italiana. Basti ricordare che nel 1960, in occasione delle Olimpiadi di Roma, ha trasportato via mare la fiamma olimpica dal Pireo a Siracusa e alcune delle sue  presenze ad Auckland nell’ottobre 2002 in occasione della 31ma edizione dell’America’s Cup, ad Atene nel 2004 per le Olimpiadi, a Portsmouth nel 2005 per la commemorazione della battaglia di Trafalgar.

Nel 1978 fu ufficializzato l’attuale motto: «Non chi comincia ma quel che persevera», l’aforisma di Leonardo da Vinci, che racchiude in quelle parole la sagacia, la saggezza e la vocazione alla formazione ed addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare.

E allora vele al vento. Ancora buon compleanno Amerigo Vespucci.

Bianca Desideri