
Sono trascorsi 55 anni da quel 20 maggio 1970 data simbolo per il mondo del lavoro. E’ da quel giorno che le lavoratrici e i lavoratori del nostro Paese hanno potuto contare sulla Legge n. 300 da tutti ormai conosciuta come ‘Statuto dei lavoratori’. Una legge che introdusse modifiche per la tutela delle condizioni di lavoro, dei rapporti fra parti datoriali e lavoratori e in materia di rappresentanze sindacali.
Una ricorrenza importante quella odierna per ricordare uno strumento che ha rivoluzionato le relazioni e i rapporti tra datori di lavoro e lavoratrici e lavoratori mirante a tutelarne i diritti e che, salvo minori integrazioni e modifiche, ha mantenuto fino ad oggi immutato il suo impianto e costituisce la base di molte previsioni del diritto del lavoro.
Ricordare lo ‘Statuto dei lavoratori’ e mantenerlo vivo e presente nella quotidiana attività di chi opera a tutela del mondo del lavoro come le Organizzazioni sindacali è essenziale soprattutto in un mercato del lavoro che è in continua evoluzione e che si confronta con sempre nuove tecnologie e con le sfide che l’Intelligenza Artificiale mette in campo costringendo a ripensare competenze e lavori e di conseguenza tutele e diritti.
La ricorrenza del 20 maggio assume in questi giorni una rilevanza ulteriore in vista dei quattro quesiti referendari legati al lavoro su cui saremo chiamati ad esprimerci con il referendum dell’8 e 9 giugno.
Bianca Desideri
Direttore responsabile Professione Bancario
UNISIN/CONFSAL