MPS: il Governo metta in sicurezza la banca

Il Governo invece di interferire su dimissioni e nomine metta in sicurezza il Monte dei Paschi di Siena

Le organizzazioni sindacali del credito, in merito alle dimissioni dell’Amministratore Delegato del Monte dei Paschi di Siena hanno espresso, in un documento, perplessità sull’operato del Governo il cui compito, in fasi delicate come quella che sta attraversando il Paese, il sistema bancario e il Monte dei Paschi di Siena in particolare, dovrebbe essere quello di mettere in sicurezza la banca e non di interferire su dimissioni e nomine dell’amministratore delegato.

Le organizzazioni sindacali, ricordano come I lavoratori del Monte dei Paschi, hanno sopportato sacrifici straordinari, presidiando, con abnegazione e professionalità, il patrimonio clienti della banca, nonostante le riduzioni di organico di 8000 addetti ed i continui attacchi speculativi, mai da nessuno arginati, che hanno minato tempo per tempo l’immagine aziendale. I sindacati sono quindi profondamente preoccupati da quanto sta accadendo in questi giorni che rischia di vanificare tanti di questi sacrifici, proiettando la banca in una nuova fase di instabilità, proprio in un momento nevralgico per il suo risanamento.

I sindacati nel loro scritto hanno rivolto un saluto i all’amministratore delegato Fabrizio Viola, che ha condotto la banca nel periodo più difficile della sua storia senza poter beneficiare del sostegno che forse sarebbe stato necessario dare all’azienda, rimarcando però le perplessità sulla decisione di lasciare l’incarico.

L’auspicio dei sindacati è che il vuoto di governance della banca sia rapidamente riempito per riprendere, subito, un cammino di risanamento che non può subire interruzioni. Il sindacato presidierà affinché i dipendenti, vero valore aggiunto di questa banca, non debbano accettare di essere sovrastati da altri interessi, che agiscono in modo indifferente al loro destino e, più in generale, a quello dell’occupazione nel settore, non escludendo, se necessario, qualunque iniziativa, anche di mobilitazione dei lavoratori. Il documento è stato sottoscritto dai Segretari Generali di Fabi– First/Cisl – Fisac/Cgil – Sinfub – Ugl/Credito – Uilca – Unisin