Il fenomeno migratorio, fisiologia e patologia della condizione umana

Fra le forze che governano il mondo attuale, oltre a quella finanziaria e tecnologica, c’è quella migratoria. Le migrazioni sono indotte da una combinazione di fattori economici, politici e sociali sia del paese di origine che da quello di destinazione. Per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, secondo i dati dell’Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, il numero di rifugiati oggi ha superato i 65 milioni in tutto il mondo, un numero pari a quello della popolazione italiana.

L’aumento del flusso migratorio negli ultimi 10 anni è determinato da alcune situazioni di esodo forzato dai 15 conflitti africani particolarmente gravi in Sud Sudan e nella Repubblica Centrafricana, ma anche dalla persistenza della crisi siriana e libica. I migranti e rifugiati sbarcati in Italia nel 2016 e nel 2017 provengono soprattutto da Nigeria, Gambia, Somalia, Eritrea, Guinea e Costa d’Avorio.

Frontex, l’Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne degli Stati membri dell’UE, ha individuato sette rotte, utilizzate da migranti e rifugiati per raggiungere l’Europa. Oltre all’Italia, la Turchia come porta d’ingresso delle rotte balcaniche o dell’Europa orientale; le enclavi spagnole in Africa di Ceuta e Melilla per chi si sposta verso la penisola iberica; l’Ucraina, luogo di passaggio per entrare in Finlandia, Norvegia, Romania e Polonia; la Macedonia per raggiungere la Serbia e il confine tra Serbia e Ungheria. Ma è la Turchia che, rispetto alla propria popolazione, ha ospitato più rifugiati.

Il business che gira attorno a questo esodo è impressionante: la multinazionale criminale che gestisce la tratta di uomini aumenta il suo business: un giro d’affari complessivo di 60 milioni di dollari l’anno e uno studio condotto da due economisti italiani, Carlo Amenta e Paolo Di Betta, e da un magistrato della Dda di Palermo, Gery Ferrara, presentato a Cambridge lo scorso anno,  evidenzia come a dispetto di tutte le operazioni condotte, quali Mare Nostrum e Triton, il business dei trafficanti di uomini è in progressivo aumento. Come è in aumento anche il gap tra realtà del fenomeno e percezione dello stesso in tutto il mondo, lo si può vedere graficamente dai dati elaborati da Eurostat  per il 2017

(fonte: ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Migration_and_migrant_population_statistics/it).

Ormai troppo alti i numeri e de-umanizzata la narrazione dell’immigrazione per potersi concentrare sulle singole storie.

Rossella Marchese