In merito al valore delle Donne sono state scritte infinità di parole, cominciando dai percorsi scolastici mediamente superiori a quelli dei colleghi maschi, alle capacità organizzative, al pragmatismo, alle doti di comunicazione empatica, eppure nella nostra società siamo ancora a chiederci perché non venga riconosciuto pienamente il valore delle donne. Proviamo a ribaltare il paradigma e ipotizziamo che ciascuna di noi, nel proprio ambito, inizi a prendersi cura del riconoscimento del proprio valore. Come? Imparando a chiedere, in famiglia e al lavoro, con obiettività e rispetto delle regole certamente, ma comportandoci come se al posto nostro ci fosse un esemplare di sesso maschile. Troppe volte abbiamo ascoltato sfoghi di amiche e colleghe che non riuscivano ad avere un momento libero in casa o che, pur avendo lavorato in maniera eccellente, vedono assegnare i riconoscimenti ad altri. Spesso ci aspettiamo che il merito venga col tempo riconosciuto o che il partner rinunci a una parte del suo tempo libero per condividere gli oneri di cura… perché chiedere, sembra metterci in condizione d’inferiorità. Bisogna uscire da questo schema mentale e ristabilire un equilibrio di oneri e onori in ogni aspetto della nostra vita. Tutto ciò sarebbe anche a beneficio di una maggiore efficienza del sistema produttivo: studi recenti hanno dimostrato che le aziende che reagiscono meglio nei periodi di crisi hanno team manageriali misti e forse è proprio il gap di genere che allontana il sistema Italia dalla media europea.
Grazia Ballarotto