Le nostre stelle paralimpiche. Brillano le atlete e gli atleti italiani

Tokyo (JPN) 29 agosto 2021 Paralimpiadi Tokyo 2020 Scherma - Beatrice Maria Vio foto di Augusto Bizzi / Cip

Beatrice Vio, Bebe, ci ha regalato il quinto oro ai Giochi Paralimpici estivi Tokyo 2020. Nel  fioretto di categoria A ha  battuto la cinese Jingjing Zhou con il punteggio di 15-9. Con questo risultato l’azzurra ha bissato il successo ottenuto a Rio nel 2016.

“E’ una medaglia pesante perchè non è solo mia ma di tutte quelle persone che mi hanno aiutata ad arrivare sino a qua – ha commentato Bebe Vio – è stato un anno molto duro per me, Covid a parte. Ad aprile, infatti, ho subito una operazione e ho avuto solo due mesi per preparare questa Paralimpiade”.

“Oggi c’era tanta grinta e tanta cattiveria, avevo voglia di iniziare a tirare, sentire il coach che ti dice cosa fare e cosa non fare – ha aggiunto –  sono veramente molto felice per questo risultato”.

Ma non solo il fioretto ci ha portato sul podio, anche il nuoto ci ha regalato soddisfazioni con l’argento di Xenia Francesca Palazzo e il bronzo di Stefano Raimondi che aveva già conquistato l’oro nei 100 rana.

“Sono molto contento per questo bronzo – ha dichiarato Raimondi – durante la gara riuscivo a vedere dove si trovavano i miei avversari e vedendo il brasiliano davanti ho avuto paura di arrivare quarto come nella prima gara”:

“Alla fine sono riuscito a trovare tutte le energie anche se negli ultimi 15 metri non ce la facevo più – ha ammesso il veneto – certo, un po’ di rammarico c’è perché per pochi secondi non ho ottenuto l’argento ma va bene cosi, sono contento di questa medaglia”.

L’argento di Xenia Francesca Palazzo è stato conquistato nei 200 individuali misti SM8.

Anche nel triathlon sono arrivati i successi dei nostri atleti con le medaglie di argento e bronzo. All’Odaiba Marine Park Veronica Yoko PlebaniAnna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin hanno regalato le prime soddisfazioni di una giornata che è stata ricca di appuntamenti.

“Una medaglia che arriva al termine di una preparazione lunga, complicata, con tanti stop dovuti un po’ alla mia condizione e un po’ alla situazione mondiale – ha commentato Veronica Yoko Plebani – sono contenta perché ho fatto un percorso sempre in crescita, anche quando mi sono fermata poi sono riuscita a recuperare”.

“Sono felice di aver superato atlete che non ero mai riuscita a battere – ha aggiunto – è stata una gara durissima, dove ho fatto il contrario di quello che mi aspettavo. Nel nuoto pensavo di uscire molto dietro e invece è andata benissimo, mentre nella bici ho un po’ faticato e poi ho tenuto botta”.

“Quante volte ho sognato questo rettilineo ha ammesso – tante volte mi son sognata di non sapere esultare e così, quando ho visto la bandiera sono scoppiata. Non so quando realizzerò tutto questo”.

Anna Barbaro e la sua guida Charlotte Bonin hanno ulteriormente arricchito il medagliere azzurro. “L’argento lo abbiamo costruito soprattutto nella frazione di corsa – ha raccontato Anna Barbaro – le altre atlete non hanno resistito al caldo e hanno cominciato a cedere. Charlotte è stata brava a dirmi di gestire la corsa, anche perché le spagnole erano molto avanti”.

“Anche nel nuoto e nella bici siamo state brave a rimanere agganciate – le ha fatto eco la Bonin – ma la corsa è stata la ciliegina sulla corsa”.

In attesa di altre medaglie complimenti alle nostre e ai nostri meravigliosi atleti che ci stanno regalando tante soddisfazioni.

Bianca Desideri