Mentre qui da noi il sole quasi tiepido
inonda già con il suo colore ambrato
questo inizio di primavera,
i prati profumano già di erba acerba
di fiorellini appena sbocciati,
davanti allo sfondo di un cielo azzurro intenso.
Lì dove sei tu il sole non c’è,
prigioniero come te
del freddo che sale dalla neve,
che gela il tuo cuore
e nei prati non rinasce la primavera…
muore un tuo figlio
e forse la tua speranza,
davanti allo sfondo di un cielo nero
come la notte che non finisce.
Mentre qui l’aria fresca, pulita,
danza già tra i rami ancora spogli di foglie
ma già pieni di nuovi germogli vellutati,
ed i battiti di piccole ali scure
si aprono già in ampi voli aperti
ed i loro suoni echeggiano leggeri e liberi.
Lì dove sei tu, l’aria è acre, sporca,
irrespirabile nella danza macabra delle bombe,
tu, respiri, curi, allatti e abbracci
a cento metri sottoterra,
ed i battiti di grandi ali d’acciaio
vogliono devastare il tuo corpo,
distruggere la tua dignità, il tuo rispetto.
Ed i loro suoni acuti vogliono
sopprimere la tua libertà,
devastare la tua anima,
cancellare per sempre la tua terra,
la tua casa, il tuo amore.
Ma non sanno che devono
combattere contro di te,
che ami tutto questo
fino a che avrai respiro!
Antonio Forlani
Coordinamento UNISIN Donne & Pari Opportunità
in collaborazione con Professione Bancario