Il Segretario Nazionale UNISIN e Segretario Responsabile per il Gruppo:
“Negare diritti e negarsi al confronto porta maggiori costi sul piano economico e anche sociale”“
Bnl colleziona condanne e il Sindacato è convinto della propria opera, così come è certo della illegittimità di tante scelte e operazioni adottate dalla banca”. Lo dichiara Tommaso Vigliotti, Segretario Nazionale di UNISIN e Segretario Responsabile per il Gruppo Bnl, commentando l’odierna sentenza con cui il giudice del lavoro di Roma censura come antisindacale ai sensi dell’art. 28 dello Statuto del Lavoratori il comportamento della Bnl che aveva negato una riunione “semestrale” richiesta dalle Organizzazioni Sindacali ai sensi del CCNL. “Oltre alla condanna per la cessione di ramo illecita a Capgemini, Bnl vede censurare come antisindacale il proprio comportamento verso le Organizzazioni Sindacali aziendali”, sottolinea Vigliotti, che aggiunge: “Negare diritti, negarsi al confronto, non ascoltare chi vuole realmente il bene dell’azienda e di chi ci lavora, affidarsi a fantomatici guru dei piani industriali e delle relazioni sindacali col solo obiettivo di tagliare costi, porta al conflitto perenne e a maggiori costi, non solo sul piano economico ma anche sul piano sociale per gli effetti sul clima e le condizioni di lavoro, e per i conseguenti riflessi sull’immagine dell’azienda”.