Ancora forte il divario salariale femminile

Come riporta la rivista Milano Finanza “in futuro le Banche saranno sempre più rosa”, perché le donne sono numericamente di più, purché a parità di salario. Il settore bancario infatti, come molti altri, ha conosciuto un sensibile incremento dell’occupazione femminile.

Questo determina che tra i bancari ormai le donne rappresentano oltre il 50% della forza lavoro complessiva. Il ‘gap salariale’ a sfavore del genere femminile e il fenomeno del ‘soffitto di cristallo’ , cioè il limite invisibile oltre il quale le donne non fanno carriera,  purtroppo affliggono anche il settore bancario, seppur in maniera meno marcata, come in altri settori lavorativi. Tuttavia nelle banche, vista la maggiore anzianità maschile (sino ad oggi la maggioranza, in numeri assoluti, delle uscite con il Fondo di Solidarietà di settore ha riguardato il personale maschile), le donne si apprestano a passare in netta maggioranza.

I sindacati dei bancari hanno il compito di negoziare modalità di lavoro che prevedano orari e luoghi flessibili, che consentano la migliore conciliazione di tempi di vita e di lavoro soprattutto per le donne, che possano rivestire anche ruoli importanti e apicali, grazie alle  competenze e al grado di istruzione sempre più elevato.

Secondo uno studio della Banca mondiale, se colmassimo la differenza tra gli stipendi di uomini e donne avremmo un aumento del 20% nella ricchezza globale.

Lo scorso maggio è stata pubblicata la direttiva europea 970/2023, che è volta a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore.

L’obiettivo della direttiva è favorire la trasparenza dei trattamenti retributivi affinché il principio della parità di retribuzione tra uomini e donne, principio fondante dell’Unione europea, trovi una concreta e sostanziale attuazione all’interno degli ordinamenti di tutti gli Stati membri.

La Direttiva rappresenta un passo necessario per superare le differenze di genere.

Il Segretario generale UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto ha più volte fatto dichiarazioni a favore del lavoro femminile. In una di queste ha sottolineato che: “Alle banche chiediamo di continuare sulla strada del confronto costruttivo, che tanti risultati ha prodotto sino ad oggi, per un consolidamento ed ampliamento dei diritti a favore delle lavoratrici. Lavoratrici che sono anche mamme, caregiver e casalinghe in una società che supporta ancora troppo poco la famiglia e che chiede alla donna così tanto”.

Il Sindacato, in generale, può contribuire ad avviare una profonda trasformazione culturale nel mercato del lavoro verso una maggiore equità uomo/donna e un’eliminazione delle disparità retributive, soprattutto di genere.

Veronica Della Costanza

Coordinamento Nazionale Donne & Pari Opportunità