CONTRATTO BANCARI, EMILIO CONTRASTO: “OCCORRE CHE LE BANCHE DIANO FINALMENTE RISPOSTE CONCRETE RISPETTO ALLE PROPOSTE UNITARIE DEL SINDACATO E CHE PRENDANO ATTO CHE LE RICHIESTE ECONOMICHE SONO ASSOLUTAMENTE GIUSTIFICATE E NON NEGOZIABILI”
Dopo la pausa estiva, sono oggi ripresi gli incontri con ABI per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i circa 270.000 addetti del Settore del Credito. A nome del Comitato Affari Sindacali dell’Associazione delle Banche, la Presidente Ilaria Dalla Riva ha confermato l’impegno a lavorare per trovare soluzioni condivise entro la fine dell’anno, presentando, però, un documento con valutazioni e proposte della parte datoriale.
“È necessario che la base di lavoro per il rinnovo del contratto sia la piattaforma di rinnovo del contratto presentata unitariamente dal Sindacato e approvata da oltre il 99% delle Colleghe e dei Colleghi nelle Assemblee che si sono svolte capillarmente su tutto il territorio nazionale e non accetteremo documenti che possano spostare la trattativa su altre questioni”. Lo dichiara, al termine della riunione in ABI, il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto, riportando la forte posizione espressa unitariamente dalle cinque sigle di Settore nel corso dell’incontro. Contrasto ribadisce che “occorre ridare potere economico a tutti i Dipendenti, premiando il lavoro e le competenze dei bancari attraverso il giusto riconoscimento della produttività, altissima nel Settore del Credito che vede tutte le principali aziende dichiarare utili eccezionali, e per compensare la forte inflazione ancora in crescita. La richiesta economica contenuta nella piattaforma è, quindi, del tutto giustificata e non negoziabile. Le Banche non pensino di poter scaricare sui salari dei propri dipendenti oneri straordinari o balzelli di alcun tipo oppure di riproporre strumenti come fungibilità tra i livelli inquadramentali o il congelamento della base di calcolo del trattamento di fine rapporto che non hanno assoluta ragione più di esistere”.
Contrasto prosegue ricordando che “altrettanto essenziale dovrà essere la conferma della centralità del Contratto Nazionale, che è e dovrà restare il punto di riferimento della contrattazione sia nazionale che aziendale per la migliore tutela di tutte le Lavoratrici e di tutti i Lavoratori del Settore”.
A margine dell’incontro, infine, il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL ha “ancora sottolineato la necessità di un intervento sul Governo volto a modificare le previsioni contenute nel decreto sul fringe benefit varato lo scorso maggio e convertito in legge il 3 luglio 2023, rendendo la norma strutturale e definitiva e, soprattutto, estendendo a tutti i dipendenti i benefici previsti. Anche su tale questione è stato richiesto un confronto con Abi per individuare
le migliori soluzioni”.
I prossimi incontri sono fissati per l’11 ed il 12 ottobre.