Giovani e famiglie tra fragilità e risorse: una sfida che interpella e riguarda tutti

Le sfide dei giovani
Il bene comune nasce quando nessuno si sente estraneo, ma ciascuno si sente responsabile

Nel mio precedente articolo ho citato “i maranza”,  i giovani che si muovono in gruppo, dei quartieri popolari e non, spesso protagonisti di trasgressioni, piccoli reati o consumo di sostanze e alcol.

Segnaliamo e riflettiamo su questi fatti di cronaca perché nessun contesto può dirsi immune dai rischi che coinvolgono i giovani: possono riguardare anche i “genitori della porta accanto” o “della scrivania accanto”. Mantenere alta l’attenzione e l’impegno non è solo un dovere di cittadini, ma soprattutto una responsabilità di chi, come noi sindacalisti, si impegna per costruire comunità più sicure e inclusive. Dietro  questi comportamenti come scrivevo, probabilmente  c’è molto di più: ragazzi che cercano un ruolo, che cercano appartenenza, spesso in assenza di spazi di aggregazione e adulti di riferimento. E’ quindi fondamentale focalizzarci  anche sulle famiglie, perché il loro ruolo è determinante nel guidare e sostenere i figli e nel costruire comunità coese e inclusive. Le famiglie non sono solo contesto di nascita: sono il primo luogo educativo, dove si formano valori, regole e identità. Tuttavia, molte famiglie oggi affrontano sfide complesse: isolamento sia sociale che culturale, mancanza di reti di supporto, precarietà economiche, differenze linguistiche. In queste condizioni, il compito educativo si complica e i ragazzi possono cercare fuori dalla famiglia ciò che manca dentro: appartenenza, riconoscimento, regole condivise. Da un punto di vista sociologico, le famiglie svolgono una funzione chiave nel determinare i percorsi dei giovani. Riconoscere il contesto e le risorse culturali delle famiglie permetterebbe probabilmente di costruire strategie di intervento più efficaci e rispettose, in particolare se bambini  e adolescenti di origine diversa portano con sé lingue, religioni e approcci educativi differenti.

Comprendere questi approcci aiuta a interpretare comportamenti e bisogni dei ragazzi senza ridurli a stereotipi. L’approccio pedagogico sottolinea che non bastano regole imposte dall’alto: serve un’educazione che faccia sperimentare il senso del vivere insieme e sviluppi competenze sociali. È risaputo che i ragazzi  imparano più da ciò che vivono che da ciò che ascoltano: per questo sono fondamentali laboratori, attività pratiche, progetti condivisi tra ragazzi e genitori. Se le famiglie vengono coinvolte attivamente, possono diventare alleate preziose, contribuendo alla costruzione di percorsi di cittadinanza condivisa.

Investire sulle famiglie significa quindi investire sul futuro dei giovani e della comunità. Tra le azioni possibili: creare spazi di ascolto e sostegno per le famiglie,  interpretare regole e codici sociali; realizzare laboratori interculturali in cui genitori e figli possano partecipare insieme a progetti educativi e culturali; promuovere reti di confronto tra famiglie, favorendo lo scambio e la coesione; formare educatori alla gestione dei conflitti, senza ricorrere a stereotipi; valorizzare i ragazzi, coinvolgere i ragazzi bilingui o interculturali come mediatori positivi all’interno della famiglia e della comunità. Le nuove generazioni, insieme alle loro famiglie, rappresentano il nostro futuro, se crescono dentro comunità frammentate erediteranno conflitti; se invece vengono accompagnate con fiducia, ascolto e strumenti concreti, diventeranno veri costruttori di coesione.

Il bene comune nasce quando nessuno si sente estraneo, ma ciascuno si sente responsabile. Sta a noi, adulti, istituzioni ed educatori, riconoscere i giovani e le loro famiglie come parte viva della comunità, offrendo alternative, aprendo spazi e costruendo legami di fiducia. La sfida non è solo contenere comportamenti problematici, ma valorizzare, includere e dare strumenti alle famiglie e ai ragazzi per diventare protagonisti attivi della convivenza, nonostante e oltre….

Daniela Foschetti

Coordinamento UNISIN Donne & Pari Opportunità