Rinnovato ed ampliato il protocollo per favorire il rimborso di rate mutui / prestiti a donne vittime di violenze di genere
“Il contrasto alla violenza di genere, portato avanti con ogni strumento e mezzo, rappresenta un impegno costante per ciascuno di noi”, afferma Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL commentando il rinnovo del “Protocollo di intesa per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittime di violenza di genere”, sottoscritto oggi tra Sindacati del Credito ed ABI.
“La violenza di genere costituisce uno dei problemi, anzi dei grandi drammi irrisolti della nostra società. Per le donne vittime di questo drammatico fenomeno, poter continuare a contare sullo strumento, laddove venga da loro richiesto, di aiuto concreto messo in campo dalle banche – per la prima volta nel 2019 su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali – relativo al pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e/o prestiti e all’allungamento della scadenza dei finanziamenti stessi, rappresenta un importante tassello per il contrasto al fenomeno e un aiuto concreto e tangibile”, sottolinea il Segretario Generale Emilio Contrasto.
“Sono molto soddisfatto del risultato raggiunto – evidenzia Emilio Contrasto – visto il breve tempo trascorso da quando abbiamo formulato la richiesta di rinnovo e di ampliamento delle previsioni come Organizzazioni Sindacali del Settore del Credito e la firma odierna che ha visto accolte dall’Associazione Bancaria Italiana le richieste formulate dal Sindacato volte a migliorare, implementare ed ampliare le misure a favore delle donne vittime di violenza di genere. Nello specifico il protocollo di rinnovo, che ha durata sino al novembre 2027, prevede – oltre alla sospensione sino a 18 mesi della quota capitale su mutui e finanziamenti come già previsto dai precedenti protocolli sottoscritti nel tempo – l’applicazione obbligatoria del Protocollo a tutte le aziende che hanno dato mandato di rappresentanza al Comitato Affari Sindacali e Lavoro (CASL) di ABI e l’impegno da parte delle banche a promuovere interventi presso le competenti Autorità per estendere tale moratoria anche agli interessi. L’intesa prevede, inoltre, l’obbligo di promuovere politiche occupazionali che considerino la specifica condizione delle donne vittime di violenza, inserite nei programmi di protezione, e dei figli delle donne vittime di femminicidio; di valutare la definizione di formule di microcredito sempre a favore delle donne vittime di violenza; di promuovere politiche di lavoro agile più favorevoli al fine di assicurare continuità al rapporto di lavoro, e strumenti di tutela per garantire l’indipendenza economica; promuovere un intervento normativo per estendere, alle donne inserite nei percorsi di protezione, l’applicazione delle norme riguardanti le categorie protette”.
“Il contrasto e la lotta alla violenza di genere rappresenta un valore imprescindibile che unisce tutti i Sindacati del Settore e anche l’Associazione Bancaria”, conclude Contrasto, il quale ricorda che “anche questa iniziativa si innesta in un lungo ed articolato percorso portato avanti insieme da parte sindacale e datoriale che si è sostanziato nel corso degli anni nella sottoscrizione di accordi, dichiarazioni congiunte e previsioni nella contrattazione collettiva e di secondo livello a favore delle vittime di violenza di genere e contro le molestie e violenze sui luoghi di lavoro per condannare in maniera forte e decisa questo fenomeno che nonostante le leggi e le norme sempre in evoluzione continua a manifestarsi con tutta la sua drammaticità quasi quotidianamente nella nostra società”.