
I trattamenti laser stanno diventando sempre più popolari grazie alla loro natura non invasiva e ai tempi di recupero ridotti tanto che negli Stati Uniti, nel 2023, si è registrata una spesa di circa 20 miliardi di dollari per gli interventi di medicina estetica. I laser medicali sono ampiamente utilizzati in dermatologia, medicina estetica, urologia, oftalmologia e odontoiatria. Il Nord America detiene la principale quota di mercato pari al 45%, davanti ad Europa (26%) e Asia-Pacifico (21%). “Nel settore dei laser medicali, il vero vantaggio competitivo risiede nell’adozione di un approccio terapeutico personalizzato, pensato su misura per soddisfare le esigenze specifiche di ogni singolo paziente”, dichiara Girolamo Lionetti, CEO di Quanta System, azienda leader nella produzione di tecnologie laser per chirurgia, dermatologia, medicina estetica e conservazione delle opere d’arte.
La crescente domanda di trattamenti chirurgici e dermatologici non invasivi sta trascinando lo sviluppo del mercato globale dei laser medicali. Quest’ultimo infatti, secondo una ricerca di Precedence Research, raggiungerà i 25 miliardi di dollari di valore entro il 2034, con una crescita del +220% rispetto ai 7,75 miliardi di dollari di valore stimati per il 2025. A livello di quote di mercato a farla da padrona, con il 45%, è la regione nordamericana, trainata dalla crescita, tra la popolazione, della preferenza per gli interventi di medicina estetica con procedure poco invasive come quella del laser, tanto che negli USA, nel 2023, si è registrata una spesa di circa 20 miliardi di dollari per questo tipo di trattamenti. Dopo il Nord America troviamo l’Europa che detiene una quota di mercato pari a poco più di un quarto (26%), spinta dall’incremento nell’utilizzo del trattamento laser per curare i disturbi oftalmici e, nell’UE, è la Germania la nazione in cui la domanda dei trattamenti laser ha fatto registrare il maggior aumento. Tallona da vicino l’Europa l’area dell’Asia-Pacifico (21%) grazie allo sviluppo delle infrastrutture sanitarie e all’aumento del numero di centri laser presenti nella regione, mentre chiudono la classifica l’America Latina (5%), Medio Oriente e Africa (3%). I laser medicali sono ampiamente utilizzati in dermatologia, chirurgia, oftalmologia e odontoiatria e la crescente domanda, a livello globale, di trattamenti medicali non invasivi e facilmente accessibili sta influenzando positivamente lo sviluppo di questo mercato tanto che la richiesta di interventi con il laser è in costante aumento sia nei paesi in via di sviluppo che in quelli sviluppati, il tutto per via della sempre maggiore importanza dell’aspetto estetico. Negli ultimi anni, la notevole diffusione globale dei social media ha innescato un conseguente aumento della consapevolezza estetica e una maggiore disponibilità di trattamenti sul mercato. Questo scenario ha spinto la popolazione a orientarsi sempre più verso soluzioni medico-chirurgiche volte a preservare un aspetto più in linea con i propri desideri.

La crescente tendenza all’epilazione laser, ai trattamenti anti-age, alla rimozione dei tatuaggi e al resurfacing della pelle sta guidando drasticamente il mercato globale dei laser medicali. Nelle regioni più sviluppate, le persone preferiscono procedure medico-chirurgiche poco invasive che garantiscono un recupero rapido e una pelle dall’aspetto naturale. “L’uso dei laser rappresenta una delle innovazioni più avanzate nel campo della medicina estetica, offrendo soluzioni efficaci e sicure per una varietà di problemi cutanei ed estetici. In questo campo le continue innovazioni tecnologiche portano allo sviluppo di sistemi laser più sicuri, efficaci e versatili rispetto al passato, ampliando la gamma di condizioni cliniche trattabili e garantendo così un miglioramento della salute e del benessere delle persone in tutto il mondo – dichiara Girolamo Lionetti, CEO di Quanta System, azienda italiana leader nella produzione di tecnologie laser per chirurgia, dermatologia, medicina estetica e conservazione delle opere d’arte – La chiave distintiva e il vero vantaggio competitivo in questo settore, risiedono sempre più nell’adozione di un approccio terapeutico profondamente personalizzato, ideato su misura per rispondere alle specifiche esigenze di trattamento di ogni individuo. Tuttavia, il processo di personalizzazione del percorso terapeutico non si esaurisce nella sola fase diagnostica, risulta invece fondamentale che si sviluppi anche durante le diverse sessioni, permettendo di effettuare eventuali “modulazioni” in base alla risposta individuale al trattamento”.
Negli ultimi anni la domanda di trattamenti mininvasivi ha acquisito popolarità tanto che, secondo l’International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS) nel solo 2022 sono stati eseguiti, a livello globale, circa 18,8 milioni di interventi non chirurgici. Tali interventi offrono vantaggi, tra cui incisioni più piccole, minor numero e rapida guarigione delle ferite e un minor rischio di complicanze rispetto agli interventi invasivi tradizionali. In chirurgia gli ultimi tre decenni, come pubblicato in una recente review pubblicata su ScienceDirect, hanno visto una continua evoluzione e diversificazione delle tecnologie laser utilizzate in urologia, per il trattamento chirurgico dell’ipertrofia prostatica benigna. Questi progressi sono il risultato di una migliore comprensione delle interazioni laser-tessuto, di perfezionamenti tecnici, di una crescente esperienza clinica e di una continua formazione degli operatori. Ad oggi i laser di ultima generazione Olmio, Tulio e Fibra al Tulio, rappresentano la soluzione più all’avanguardia per trattare e curare numerose patologie come, ad esempio, l’ipertrofia prostatica benigna o la calcolosi mediante la polverizzazione dei calcoli renali, realizzata attraverso il cosiddetto dusting effect che è riconosciuto come gold standard a livello mondiale.
Andando ad analizzare, a livello globale, i principali ambiti di applicazione delle tecnologie laser utilizzate in ambito medicale scopriamo come, nel 2024, il lifting non invasivo con il 29,4% abbia avuto la quota di fatturato maggiore, una crescita spinta dalla popolazione più âgée che sempre più spesso sceglie di sottoporsi a procedure di lifting e resurfacing cutaneo per migliorare il proprio aspetto estetico. Secondo un rapporto pubblicato dall’American Society of Plastic Surgeons (ASPS), nel 2023, le procedure di lifting non invasivo hanno registrato un incremento annuale del +7% rispetto al 2022. Nel frattempo, si prevede che il resurfacing cutaneo laser registrerà, tra il 2025 e il 2030, il tasso annuo di crescita composto maggiore (+17,8%) grazie all’aumento della domanda di trattamenti per il ringiovanimento cutaneo. Un altro segmento di applicazione che si prevede crescerà significativamente nel corso dei prossimi anni è quello dell’epilazione laser: sempre secondo l’ultima edizione del Plastic Surgery Statistics Report nel 2023, negli Stati Uniti sono stati eseguiti circa 3,1 milioni di trattamenti laser, tra cui l’epilazione laser e la rimozione dei tatuaggi.
(comunicato stampa)