Bancari a fianco delle popolazioni colpite dal sisma

Con una iniziativa comune i sindacati dei bancari, tra i quali Unisin, hanno dato il via ad una raccolta fondi a favore delle popolazioni dell’Italia centrale colpita dal colpite dal terribile sisma. Il terremoto che ha colpito in modo drammatico l‘Italia centrale, soprattutto nelle province di Rieti e Ascoli Piceno, mercoledì notte alle 3:36 minuti ha causato morte e distruzione in quei meravigliosi territori. Il bilancio delle vittime sale di ora in ora, tra loro purtroppo ci sono anche molti bambini. Migliaia gli sfollati. Gli effetti devastanti di questo sisma sono sotto gli occhi di tutti, rimbalzati su tutti i media mondiali.

Sono crollate case, infrastrutture, luoghi di lavoro, edifici storici e di valore artistico. Si sono fermate le attività delle aziende e il dramma umano rischia di aggravarsi con quello sociale relativo alla perdita del lavoro e di un futuro per tutti gli abitanti delle zone colpite dal sisma. L’altissimo numero di vittime rende ancora più drammatica la situazione. La popolazione ha bisogno di aiuti materiali ed economici immediati per non ripetere altre, passate, tristi esperienze. I sindacati chiedono all’ Abi di avviare da subito una raccolta di fondi che veda la partecipazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori del credito, con una quota pro capite di 10 euro. Inoltre all’Associazione bancaria oltre ad un intervento almeno pari all’intera somma raccolta fra tutti i dipendenti del settore è stato chiesto di farsi carico presso tutti gli istituti di credito di sospendere le rate dei mutui, dei prestiti e di tutte le altre iniziative finanziare che riterranno opportune per alleviare le popolazioni colpite da questo grave sisma.

Inoltre anche il consiglio della fondazione Prosolidar ha deliberato di utilizzare il fondo dedicato per le emergenze a sostegno delle persone che stanno vivendo questo catastrofico evento. L’invito alle lavoratrici e ai lavoratori è di partecipare all’azione di solidarietà, avviata di concerto con l’Abi, con un contributo minimo di 10 euro (e.p.).