Donne e benessere psicofisico: lasciamo cadere i braccialetti

Scostiamoci, per un attimo scostiamoci dai luoghi comuni, da quella catena mentale di conclusioni personali, quelle che arrivano a sentenziare dopo una serie di considerazioni fatte dalla nostra mente e dettate dalle nostre esperienze, e che ci conducono inevitabilmente ad un giudizio! Scostiamoci, facciamo un passo indietro e cerchiamo una prospettiva nuova.
Qui si parla di benessere psicofisico, ma al di là dello scontato, perché tanti di noi possiedono Tutto: un tetto, uno stipendio, una macchina, un abito che ci piace, un gioiello, la possibilità di scelta (!!!) ma volendo anche dare per scontato cose importanti, che per tanti al mondo sono ancora un desiderio da realizzare, andiamo a ribaltare la prospettiva e facciamolo in maniera semplice.
Chi scrive vuole portare all’attenzione delle Lettrici e dei Lettori un video diventato virale sui Social Network di recente. E’ praticamente la parodia di ciò che è realmente accaduto ad un docente intervistato in diretta dalla BBC. Il professore aveva deciso di rispondere all’intervista dallo studio di casa, quando ad un tratto gli si è spalancata la porta alle spalle e sono apparse in video le figlie di pochi mesi e pochi anni che erano incautamente sfuggite al controllo della mamma. Beh, in sé, divertente, ma neanche tanto. La storia veramente divertente è quella raccontata nella parodia, in cui appare, udite udite, una Donna, che nelle stesse identiche condizioni dell’uomo, invece di imbarazzarsi in Tv, ha continuando a sostenere l’intervista con la BBC e ha dato da mangiare alle figlie, le ha fatte giocare, ha stirato, cucinato il pollo arrosto, disinnescato una bomba e ascoltato il marito che si lamentava perché non trovava più uno dei due calzini!!! Eh eh eh certo, è un estremismo. Ma è un estremismo che le Donne conoscono benissimo, visto che sono abituate a viverlo. Abituate a risolvere situazioni di emergenza, ad esserci per la famiglia, a guadagnarsi la propria dignità professionale, ad avere ancora la forza alla sera, dopo aver posato i braccialetti da Wonder Woman sul comodino, di sognare un giorno di relax. E allora, questo benessere psicofisico, da dove dovrebbe discendere?
Piedi per terra e senso della realtà. Se passiamo il giorno a correre dietro agli impegni degli altri e ai nostri, è normale che poi stremiamo.
E allora: “Lasciamo cadere i braccialetti!”. Cambiamo prospettiva! E impariamo a dire No. Impariamo ad essere Lente. Ad aver cura di prenderci il giusto tempo per noi stesse, e non come premio perché abbiamo fatto tutto bene, ma come consuetudine d’affetto perché come Donne ce lo meritiamo. Impariamo ad essere indulgenti con noi stesse, a perdonarci, se non riusciamo sempre in tutto come vorremmo, impariamo a lasciare andare.
Cercare di tenere tutto solo fra le nostre mani, è inconcepibile. Le peggiori malattie arrivano per fattori legati allo stress. Tutti gli elementi che come gemme preziose coronano queste malattie, vengono chiamati fattori fisici/psicosomatici, perché la testa gioca brutti scherzi.
Si spazia dalle malattie alimentari, a quelle del sonno, dalle dermatologiche all’ulcera, dalle cefalee da contrazione muscolare, all’ipertensione… l’elenco delle malattie, purtroppo, è lungo e preouccupante!
Non siamo noi a dirlo, ma siti che si occupano di psicologia del lavoro, così come tutte le riviste accreditate ormai da anni ci ripetono le medesime cose.
Ma una Donna, che è un Mondo di Intenti, come fa a non cadere in queste trappole? Come un pazzesco e bellissimo funambolo deve costantemente conservare l’Equilibrio. E’ sempre un gioco di equilibri, di pesi, di distanze, di deleghe, di organizzazione, di efficienza ed indulgenza, guai a separarle! Efficienza ed indulgenza non andrebbero mai separate!
Ogni Persona al di là dell’essere uomo o donna, ogni Persona sa cosa lo fa stare bene.
A qualcuno, spesso, basterebbe far pace con se stesso, ad altri, no. Ci sono persone che hanno grossi disagi familiari e nessun supporto economico, sociale, assistenziale. Spesso, dietro fantastici sorrisi si nascondono drammi, talvolta, l’arma di difesa non è il sorriso ma il silenzio, l’esser sfuggente. Bisogna anche porsi in condizioni d’aiuto e le Donne spesso hanno la sindrome del Superuomo! “Faccio tutto io, vedo io, chiamo io, prenoto io, non ti preoccupare ci penso io” e, sentono tutto come un proprio dovere diventando spesso inconsapevoli portavoci di una verità assoluta. E, non è quasi mai così.
Ormai è un’utopia che la donna debba lavorare per conquistarsi l’indipendenza economica. Siamo in un momento storico-economico in cui la donna è spesso costretta a lavorare, e sovente, oltre che sostenere economicamente ‘tutta’ la famiglia, deve correre dietro il lavoro. Spesso, le donne, soffrono perché si trovano in situazioni di disagio di carattere lavorativo, magari perché pressate da costanti vessazioni o ingerenze di carattere commerciale, quando non vengono etichettate come stupide, distratte, o altro… A Tutte queste Donne vorremmo ricordare che se non sono capaci di chiedere aiuto, non potranno essere aiutate. Cambiare prospettiva è anche questo! Siamo abituate a tendere la mano, impariamo ad alzarla. Non dimentichiamoci inoltre che l’ABI ha raggiunto un accordo sulle politiche commerciali e organizzazione del lavoro che investe tutte le banche e tutte le lavoratrici e i lavoratori, quindi in presenza di violazioni, vessazioni della dignità personale o comunque situazioni di profondo disagio, è opportuno relazionarsi sempre con un referente sindacale e cercare una mediazione che alleggerisca o elimini il disagio. Non tutto deve essere difficile!
Lasciate cadere i braccialetti. E se proprio siete costrette ad indossarli sempre, se proprio non potete MAI farne a meno, prima che si possano compromettere: salute, lavoro, famiglia, chiedete aiuto.
Noi ci siamo, sempre.

Francesca Cammarota