Ubi: dal confronto sindacale emergono altri esuberi

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In Ubi ulteriori 341 risorse in esubero da accompagnare all’uscita volontaria attraverso il Fondo di Solidarietà di settore

Nelle giornate di ieri e oggi è proseguito a Bergamo il confronto tra le Organizzazioni Sindacali e UBI. Nelle informative rese dall’Azienda – che hanno integrato ma non ancora completato il quadro di riferimento indispensabile all’avvio della fase finale della trattativa – è stata di rilievo l’indicazione di voler procedere già entro la fine del 2017 ad individuare ulteriori 341 risorse in esubero da accompagnare all’uscita volontaria attraverso il Fondo di Solidarietà di settore (si tratta di persone con finestra pensionistica che si aprirà entro il 31/12/2024).

L’eventuale accordo su queste nuove uscite – afferma Valerio Fabi della Segreteria di UNISIN – non potrà prescindere dall’andamento delle trattative sul piano industriale e sulle ricadute derivanti dall’ingresso nel gruppo UBI delle tre “bridge bank“. A questo proposito – prosegue Fabi – UNISIN chiede che venga avviato fin da subito il percorso negoziale per estendere e applicare a tutti i Colleghi delle tre banche di prossima incorporazione (Nuova Banca Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova CariChieti) le normative di secondo livello esistenti in UBI recentemente rinnovate con gli accordi di dicembre 2016 e luglio 2017.

“Per quanto concerne invece la definizione del premio aziendale 2016 (erogazione 2017) delle aziende UBI “stand alone” – a tutt’oggi non ancora determinato — prosegue il coordinatore di Gruppo UNISIN Natale Zappella – UNISIN ribadisce che, nel decennale della fondazione di UBI e alla vigilia di una profonda trasformazione ed evoluzione del Gruppo, grazie all’ingresso delle tre nuove banche, l’Azienda dovrà garantire a tutti i Dipendenti del Gruppo un riconoscimento adeguato all’impegno sempre assicurato, in condizioni spesso difficili, che ha consentito al Gruppo UBI di rimanere in questi anni in posizione di eccellenza nel tribolato panorama bancario italiano.”