Matera: a Fucina Madre anche il graffito polistrato

Non mancano significativi esempi di “graffito polistrato” alla prima edizione di “Fucina Madre. Expo dell’artigianato e del design della Basilicata”, a Matera dal 21 al 25 aprile.

Creata da Giuseppe Antonello Leone, pittore, scultore, incisore, mosaicista, poeta e più, la tecnica del “graffito polistrato” vide la luce nel 1965, quando il poliedrico artista realizza la sua opera “Il circo” applicando l’antica modalità del graffito su una superficie di tre metri per due opportunamente preparata con ben dieci strati di malta diversamente colorati sì che le differenti profondità di incisione dessero, di volta in volta, differenti risposte cromatiche.

Sarà poi nel 2013 che verrà istituita l’associazione “Scuola del graffito di Montemurro” in quel paesino lucano oggi così simpaticamente adorno di numerose opere realizzate con questa singolare tecnica da affermati artisti, italiani e stranieri, e da allievi di istituti d’arte che, nel tempo, hanno aderito all’annuale “Edizione d’Arte Estiva”.

Da allora, “I semi che verranno. Omaggio a Leonardo Sinisgalli”, “Leonardo Sinisgalli e la Basilicata”, “Montemurro e l’unità d’Italia”, “Paesaggi radicali. Omaggio a Maria Padula”, “Luoghi del sacro e del sublime”, “Ombra e luce. Omaggio a Carlo Sellitto”, “Rurale contemporaneo”, “Sentimenti” e “Archivio. Risignificazione. Omaggio a Giuseppe Antonello Leone” i temi via via trattati. “NutriMenti” è invece, dal 24 al 30 agosto prossimi, l’argomento per i partecipanti di quest’anno.

Nel frattempo la tecnica allarga sempre più i propri orizzonti e si estende anche alla possibile realizzazione artistica di indicazioni stradali, insegne per negozi, simboli di comuni, enti e associazioni, abbellimenti architettonici e oggetti domestici come orologi da parete, lampade o scrittoi.

Rosario Ruggiero