Intesa Sanpaolo ha rinnovato il suo “integrativo”. Ne parliamo con Gabriele Slavazza

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha di recente rinnovato il suo contratto collettivo di secondo livello, un testo molto articolato che affronta e norma sia le previsioni strettamente legate all’attività lavorativa sia quelle di ausilio alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle dipendenti e dei dipendenti del Gruppo. Ne parliamo con Gabriele Slavazza, del Gruppo Intesa Sanpaolo, Vicesegretario Generale di Unità Sindacale Falcri – Silcea – Sinfub.

Un contratto “integrativo” che va a definire molti ambiti…

Esatto. Con l’accordo quadro e i vari accordi applicativi (n.d.r. gli accordi  sono disponibili anche sul sito www.falcri-is.com) sono state disciplinate le materie relative a ruoli e figure professionali e percorsi di sviluppo professionale; politiche commerciali e clima aziendale; prestazione lavorativa e orario, inclusa la regolamentazione relativa al rapporto di lavoro a tempo parziale; premio variabile di risultato, welfare integrato; formazione e mobilità territoriale e professionale.

Fino a quando sarà in vigore il contratto di secondo livello?

Fino al 31 dicembre 2021.

Sono state confermate tutte le previsioni e normative di cui potevano usufruire le Colleghe e i Colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo?

Sì, si sono confermate e migliorate anche con l’inserimento di nuove previsioni.

Ci fa qualche esempio?

Sarebbe molto complesso ricordarle tutte. Per fare solo un paio di esempi: è stato incrementato il valore del buono pasto a 6 euro a decorrere dal 1° luglio 2019 e passeremo a 7 euro dal 1° luglio 2021 con l’utilizzo del “buono elettronico”; è aumentato a l’importo dell’assegno previsto per i familiari con handicap.

In tema di conciliazione di vita dei tempi e di lavoro il nuovo contratto di secondo livello prevede miglioramenti?

Sì, sono state concordate, ad esempio, un ampliamento delle causali e dei giorni di permesso della Banca del Tempo; lo stesso vale per le giornate per la Sospensione Volontaria che, a partire dal 2019, aumentano a 20. E’stato, inoltre, esteso il permesso per lutto in caso di decesso di familiari del coniuge/convivente.

E in tema di disabilità?

E’stato inserito un nuovo capitolo relativo all’inclusione delle Colleghe e dei Colleghi con disabilità.

Anche la formazione riveste un ruolo importante…

E’ corretto: la formazione è un altro degli impegni per la crescita dei dipendenti. Entro la fine del mese di novembre saranno definiti i principi di “certificazione delle competenze”, le soluzioni per pianificare la Formazione Flessibile da casa in orario di lavoro e la formazione “protetta” in filiale.

Un tema molto sentito dalle Lavoratrici e dai Lavoratori è quello delle pressioni commerciali, anche su questo tema è stato siglato uno specifico accordo?

Sì. Purtroppo, ormai da troppo tempo, abbiamo evidenziato all’Azienda quello che le Colleghe e i Colleghi ci “denunciano”: nel Gruppo stanno emergendo una serie di problematiche legate a quelle che vengono definite “pressioni commerciali” che le Lavoratrici e i Lavoratori sentono come un peso quasi oppressivo sulle loro spalle. Un peso capace di condizionarli non solo dal punto di vista lavorativo ma anche emozionale, creando una diffusa insicurezza che va ad aggiungersi a quella legata alle continue riorganizzazioni che hanno interessato e interesseranno il Gruppo e che ancora non si possono dire concluse.

UNISIN, con le altre Organizzazioni Sindacali, ha evidenziato a più riprese questo quadro che in sede di contratto di secondo livello ha portato allo specifico accordo su  “politiche commerciali e clima aziendale”.

Verrà avviata la sperimentazione in ogni Direzione Regionale: gruppi di lavoro, costituiti da Lavoratori, Organizzazioni Sindacali e Azienda lavoreranno sul “benessere organizzativo”, al fine di individuare azioni ed iniziative anche relative all’organizzazione del lavoro.

Come valutate complessivamente il testo e gli accordi?

Già dalle previsioni che abbiamo brevemente citato ci si può rendere conto dell’attenzione e impegno che è stata posta da tutte le Organizzazioni Sindacali per migliorare le previsioni già in essere e che hanno tenuto anche ben presenti le problematiche rappresentate dai dipendenti del Gruppo.Il risultato raggiunto è, a nostro avviso, sicuramente importante per tutte le Lavoratrici e i Lavoratori e alta resterà la nostra attenzione sulla corretta applicazione delle previsioni contrattuali.

Il lavoro si può dire concluso?

No. Infatti, a partire da questo mese,saremo impegnati per trattare su quelle materie che non erano in scadenza al 30 giugno quali Smart Working e Formazione Flessibile, Previdenza Integrativa ed Assistenza Sanitaria.

Una volta ultimati questi ulteriori “accordini”, potremmo finalmente ritenere concluso il Nostro Contratto Integrativo, oggi denominato di secondo livello.

Bianca Desideri