Cosa succede in Unicredit? – Il parere di Unisin Confsal a Start Magazine

Dice a Start Magazine Emilio Contrasto, segretario generale del sindacato autonomo Unisin Confsal: “Siamo rimasti molto sorpresi e preoccupati dalle risposte del ceo di Unicredit Group, Jean Pierre Mustier, dopo le chiare prese di posizione da parte delle organizzazioni sindacali del settore conseguenti alla diffusione di rumors in merito a esuberi nel gruppo per circa 10.000 risorse. Invece di smentire categoricamente voci di tal genere, tranquillizzando concretamente le lavoratrici e i lavoratori, Mustier ha di fatto accreditato tali rumors, limitandosi a rinviare ogni decisione o comunicazione al momento della presentazione ufficiale del nuovo piano e sentendo però la necessità di confermare che ‘ogni evoluzione sarà gestita attraverso il prepensionamento e, come sempre, in modo socialmente responsabile e in linea con le rappresentanze dei lavoratori del gruppo’”.

Secondo Contrasto “non è pensabile che Unicredit possa continuare a realizzare profitti per gli azionisti e margini per gli irrazionali salari del management attraverso la vendita di asset anche strategici e la continua distruzione di posti di lavoro”. Per questo, promette il segretario di Unisin Confsal, “il sindacato unitariamente respingerà con forza qualunque tentativo di tal specie”. Poi un invito affinché “le banche riprendano, una volta e per tutte, a fare profitti attraverso lo sviluppo dei vari business e il reale supporto a famiglie, imprese e territori. Se hanno bisogno di tagliare ancora i costi del lavoro comincino a intervenire sugli assurdi premi e sugli ingaggi sproporzionati del top management – sottolinea – . Magari potrebbero accorgersi che intervenendo su poche teste riusciranno ugualmente e senza mettere in difficoltà migliaia di famiglie a conseguire gli obiettivi previsti”.

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