Covid-19 – Contrasto chiede la chiusura degli sportelli bancari, sin da subito nelle regioni del nord

Emilio Contrasto

Per il Segretario Generale di Unisin i servizi bancari essenziali e la consulenza sono efficacemente erogabili anche a distanza

“Alla luce delle ultime disposizioni del Governo, ribadiamo che i servizi bancari, finanziari e assicurativi devono e possono essere erogati efficacemente anche a distanza, da remoto” commenta Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – Unità Sindacale Falcri / Silcea / Sinfub – in riferimento al nuovo DPCM annunciato dal Presidente del Consiglio e in via di pubblicazione nelle prossime ore.
Nei giorni scorsi, i cinque Segretari Generali delle Organizzazioni del credito avevano scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere la chiusura di tutti gli sportelli bancari per quindici giorni anche al fine di contribuire al contenimento del contagio attraverso la limitazione dei contatti, trattandosi di servizi ed attività validamente fruibili anche a distanza o attraverso strumenti che impediscono l’incontro diretto tra persone (ad esempio ATM).
È del tutto evidente” secondo il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, “che buon senso imporrebbe che sin da subito nelle regioni del Nord Italia, più fortemente colpite dalla diffusione del contagio da Covid-19 e nelle quali si concentra quasi la metà degli sportelli dell’intero Paese, le filiali bancarie restassero completamente chiuse”.
“È fondamentale che tutte le banche diano immediata e piena attuazione a quanto disposto con ABI circa la limitazione dell’accesso alla clientela per le sole operazioni urgenti non realizzabili attraverso i canali remoti e che la consulenza e tutte le altre attività siano svolte esclusivamente attraverso contatti a distanza. In ogni caso, anche le operazioni urgenti devono essere gestite con modalità di lavoro che si sviluppino attraverso la prenotazione preventiva con appuntamenti, in modo da evitare assembramenti”.
“Infine – conclude Contrasto – un sentito ringraziamento a tutte le Colleghe ed i Colleghi che, al pari di altre categorie in prima linea, con la loro opera continuano a sostenere l’economia del nostro Paese”.