Preoccupazione sindacale per il rischio desertificazione bancaria in Sicilia

Desertificazione bancaria
Preoccupa i sindacati l'abbandono territoriale delle banche

I sindacati hanno espresso il timore che la desertificazione bancaria  possa produrre effetti devastanti ed irreversibili  sull’economia della Sicilia

Si è tenuto nella giornata di ieri un incontro tra le le Segreterie Regionali FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN  e il Vice Presidente della Regione Siciliana e Assessore all’Economia, Gaetano Armao, che ha raccolto le preoccupazioni del Sindacato riguardo alla progressiva desertificazione bancaria che sta caratterizzando il territorio siciliano più marcatamente che altrove.

I sindacati hanno unitariamente rappresentato che, oltre al problema occupazionale, forti sono i disagi della clientela per la mancanza di pianificazione di una fase di transizione digitale, del necessario supporto alle attività produttive nonché della assistenza creditizia. E’ stato rimarcato  come sia necessaria un’opera forte e presente del Governo Regionale al fine di creare un substrato economico, a cominciare da infrastrutture e viabilità, che attiri presenze ed investimenti delle aziende ivi comprese quelle che erogano credito. L’Assessore, con la consueta sensibilità e l’attenzione già dimostrata al settore del credito, ha replicato impegnandosi ad affrontare le tematiche oggetto dell’incontro al fine di trovare soluzioni che possano mitigare i disagi dovuti ad un continuo e forte disimpegno delle banche nel territorio siciliano con effetti nefasti che sono sotto gli occhi di tutti, non escluso il ricorso a forme di finanziamento illeciti e a fenomeni legati all’usura, frutto dello sfaldamento di un tessuto di assistenza creditizia che, per decenni, ha consentito a famiglie ed imprese di reggere e superare le tante difficoltà che caratterizzano l’economia siciliana. Nel contempo è emersa chiaramente l’esigenza di coinvolgere la politica a tutti i livelli, anche tramite i rappresentanti nazionali, affinché non si distolga mai l’attenzione da un problema che a causa della pandemia non ancora sconfitta e della guerra purtroppo ancora in corso, rischia di produrre effetti devastanti ed irreversibili nella  Regione Sicilia, già caratterizzata da ataviche problematiche mai risolte.