Giovani e risparmio, un binomio complesso

La celebrazione della 99ma Giornale mondiale del Risparmio, tenutasi a Roma, organizzata dall’ACRI (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio SpA), il 31 ottobre scorso, ha rappresentato un momento importante per parlare di risparmio ed educazione finanziaria.

Questa iniziativa è nata nel 1924 in Italia ed è legata al nome dell’economista Maffeo Pantaleoni ispiratore della sua proclamazione a Milano durante il Congresso Internazionale del Risparmio organizzato dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Da quel lontano 1924 ogni 31 ottobre si celebra questa ricorrenza.

Ottobre, va ricordato, è il mese dell’educazione  finanziaria, iniziativa giunta alla sesta edizione, promossa in tutta Italia dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin) di cui il Ministero dell’Istruzione e del Merito è membro e che invita a proporre iniziative per la promozione dello sviluppo della cultura finanziaria, assicurativa e previdenziale.

Il tema della 99ma edizione della Giornata del Risparmio è stato dedicato ai giovani come evidente dal titolo “Scelte consapevoli, educazione, responsabilità. La sfida del risparmio per le nuove generazioni”.

Alla vigilia dell’evento l’ACRI ha presentato i risultati dell’indagine sugli Italiani e il Risparmio, che da oltre vent’anni realizza insieme a Ipsos proprio in occasione di questa occasione.

Sono intervenuti all’evento celebrativo il Presidente di ACRI, Francesco Profumo; il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli; il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, alla sua ultima uscita in questa veste; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato il suo messaggio di saluto.

Tutti i prestigiosi interventi (https://www.acri.it/eventi/99a-giornata-mondiale-del-risparmio/) hanno affrontato i punti nodali dell’attuale situazione economica del Paese e analizzato il focus proposto per questa edizione che vede centrale il tema delle giovani generazioni, del loro futuro e dell’impegno gravoso al quale sono chiamati per costruire la loro vita e dare un contributo importante per lo sviluppo del Paese in condizioni non certo favorevoli per loro rispetto a quelle delle generazioni che li hanno preceduti.

Il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, Emilio Contrasto, apprezzando particolarmente quanto ha evidenziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo messaggio inviato agli organizzatori e gli interventi dei prestigiosi relatori che hanno fornito anche numerosi spunti di riflessione, sottolinea che il risparmio ha nel nostro Paese una grande, solida e antica tradizione. Senza di esso sarebbe difficile, se non impossibile, pensare ad una crescita socio-economica e a sostenere imprese e famiglie superando i momenti difficili e di crisi. E di momenti difficili in questi ultimi decenni ce ne sono stati tanti per il nostro Paese che si è trovato, a causa di contingenze internazionali e della pandemia, a dover fare sacrifici e affrontare situazioni che hanno aggravato le condizioni economiche di molte famiglie e imprese.

Il risparmio, sottolinea Emilio Contrasto, rappresenta una ricchezza per le famiglie e per le comunità e la sua rilevanza è evidente dal dettato costituzionale. Come ha ricordato il Presidente Mattarella: “La Costituzione mette in relazione diretta il risparmio, il credito e l’investimento nei complessi produttivi”. L’articolo 47 della nostra Costituzione recita, infatti, “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme; disciplina, coordina e controlla l’esercizio del credito. Favorisce l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione, alla proprietà diretta coltivatrice e al diretto e indiretto investimento azionario nei grandi complessi produttivi del Paese”.

Tutti elementi che, sottolinea il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL, rappresentano i valori che hanno fatto grande il nostro Paese e che lo sostengono anche nei momenti di crisi.

Riguardo ai giovani e al loro rapporto con il risparmio Emilio Contrasto ritiene che la situazione sia molto complessa e articolata. Le nuove generazioni, rispetto a quelle che le hanno precedute, si trovano a dover fare i conti con precariato e salari bassi nel mondo del lavoro; costi proibitivi per mutui e finanziamenti; difficoltà nell’accesso al mercato del lavoro e nelle progressioni di carriera; scarse aspettative per il futuro e nel pensare e programmare la creazione di una famiglia; difficoltà per chi ha creato una famiglia a conciliare vita e lavoro e ad assicurare ai figli il giusto supporto; scarsa possibilità di un futuro pensionistico che consenta, una volta usciti dal mondo del lavoro, di mantenere un tenore di vita decoroso anche in considerazione dei maggiori bisogni generati dall’invecchiamento.

Poco delle risorse individuali e/o familiari quindi può essere dai giovani destinato al risparmio rispetto ai loro genitori. E allora, per il Segretario Generale, è necessario porre in campo tutte quelle iniziative che consentano il miglioramento delle condizioni di vita e lavoro dei giovani, una efficace tutela del risparmio delle famiglie e dei loro redditi anche alla luce dell’inflazione che sta erodendo senza sosta il potere d’acquisto e i salari delle famiglie, politiche specifiche per giovani e famiglie, senza, però, trascurare o lasciare indietro nessuna fascia di popolazione soprattutto se fragile. Accanto a questo per garantire lo sviluppo economico del Paese e, quindi il sostegno delle famiglie e al tempo stesso la creazione di valore con il risparmio, è fondamentale che vengano poste in atto politiche per favorire le imprese che generano lavoro stabile.

Bianca Desideri

Direttore responsabile Professione Bancario