A due anni esatti di distanza ritorna nelle librerie l’autore Antimo Verde per continuare a raccontare, con il suo stile diretto ed essenziale, ma indubbiamente capace di instaurare un dialogo con il lettore traghettandolo nel suo personale viaggio, l’ampio periodo in cui la televisione riusciva realmente ad adempiere al suo compito ed a svolgere al massimo la sua reale funzione.
Ed emblematico risulta, appunto, il titolo del suo nuovo libro “La TV che ha fatto la tivù”, che vuole ripercorrere e far conoscere la straordinaria storia della nascita e dello sviluppo della televisione pubblica in Italia, dando uno sguardo anche a quella internazionale, scovando tra aneddoti curiosi e divertenti, racconti dimenticati e curiosità interessanti, dei vari programmi e trasmissioni e dei loro protagonisti che hanno incollato davanti al teleschermo milioni e milioni di italiani, mutando progressivamente le loro abitudini e al contempo trasformando la stessa società.
Il libro, che vuole riprendere il discorso affrontato e discusso nel volume precedente, dal titolo “La TV che ha cambiato la Tivù”, nel quale viene ripercorso il lungo e travagliato inizio delle televisioni private nel nostro Paese sino alla loro completa affermazione, vuole narrare non solo gli anni della nascita e del consolidamento della televisione pubblica, attraverso programmi che rimarranno per sempre nell’immaginario collettivo assieme ai suoi indimenticabili protagonisti, ma anche quelli in cui il monopolio della stessa viene messo in discussione dalla concorrenza delle televisioni commerciali fino al definitivo declino dello stesso, che coincide appunto, con la fine della Prima Repubblica.
Antimo Verde, regista e autore teatrale, addetto stampa, che oltre alla sua attività professionale, si interessa da sempre alla storia del costume e dello spettacolo italiano e internazionale, pubblicando vari testi sull’argomento come, tra l’altro, “Mito in tre minuti”, attraverso un attento e capillare lavoro di ricerca basato su fonti dell’epoca, di cui lui stesso è in possesso, vuole far rivivere attraverso la storia della televisione pubblica, non solo il progredire cambiamento del nostro Paese, ma come la stessa televisione nata essenzialmente per ottemperare alla sua missione di divulgazione e di informazione, abbia, invece, nel tempo tradito tale funzione per conseguire, poi, un’identità ibrida che confonde non solo lo spettatore che ne fruisce, ma la stessa TV che si autoproduce. Con tale volume, formato da 152 pagine, composto come una sorta di diario che ripercorre anno dopo anno la vita della televisione in Italia, soffermandosi su eventi e accadimenti che ne hanno caratterizzato il periodo, l’autore non solo vuole rendere omaggio a quella buona televisione, fatta di grandi varietà animati da personaggi talentuosi e di grandi produzioni televisive vendute in tutto il mondo, sconosciuta alle ultime generazioni e rimpianta da quelle che invece l’hanno vissuta, auspicando un ritrovato senso di responsabilità e di identità che possa riportare e far rivivere, nuovamente, gloriosi fasti alla TV che ha fatto la tivù.
Nicola Massaro
Antimo Verde
La TV che ha fatto la tivù
The Writer
2016, pp. 152, € 12,00