Carime: storia di una grande banca

Venerdì 17 Febbraio 2017  ore 16,45 (i più superstiziosi staranno incrociando le dita), alcuni marchi prestigiosi, del mondo bancario italiano,  hanno cessato di esistere. Tra questi ricordiamo la Banca Popolare di Bergamo, il Banco di Brescia, la Banca Popolare Commercio ed Industria, la Banca Popolare di Ancona e la Carime. Quest’ultima, al pari delle sue consorelle con una grande storia, che l’ha vista protagonista nel difficile territorio del sud Italia dove, nel bene e nel male,  ha svolto un ruolo essenziale per il sostegno dell’economia.  Una conclusione solo apparente però,  perché  Carime ha solo cambiato pelle confluendo, come si dice armi e bagagli,  assieme alle consorelle del gruppo Ubi,  in un’unica nuova  grande azienda di credito: UBI Banca. Proviamo  a ripercorrere brevemente la storia di Carime, quella cioè di un’azienda da sempre presente nei  territori del sud, a fianco di famiglie e imprese  e questo nonostante le ataviche difficoltà che affliggono l’intero territorio meridionale. Banca Carime nasce il 31/12/1997 o meglio  possiamo dire che in quella data rinasce, perché aveva già avuto in precedenza un’altra vita, anzi altre tre vite, ognuna con storie diverse ma che, con pari impegno e sacrificio, hanno contribuito alla crescita del Mezzogiorno. Parliamo della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, della Cassa di Risparmio di Puglia  e della Cassa di Risparmio di Salerno. La  data di nascita, della Carical,  risale al 24 settembre 1861, ben 156  anni caratterizzati da  traguardi importanti. Ricordiamo  le prime filiali storiche:  Castrovillari, Paola e Rossano. La Caripuglia fu fondata nel luglio 1949,  con una sede prestigiosa in via Roberto da Bari, ed inaugurata dal governatore di allora Donato Menichella. Infine ricordiamo la Carisal, costituita nel giugno 1953. Chi scrive attribuisce  più visibilità alla Carical, non per  discriminare gli altri istituti, ma soltanto perché conosce  meglio la realtà di quest’ultima banca. Sarebbe troppo lungo ripercorrere la grande storia della Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania ne ricordiamo soltanto le tappe più  importanti:  forse la più triste risale al marzo 1987, quando per decisione del  governatore della Banca d’Italia, la banca fu commissariata e dovette subire anche l’arresto di tutto il vertice. Fu una pagina davvero triste e  per la gloriosa banca calabro lucana iniziò  un vero calvario  che si concluse con l’intervento di un pool di banche del nord tra, le quali la grande Cariplo. Fu  quindi avviata un’azione di salvataggio e di ricapitalizzazione della Carical, che salvata dal dissesto perse  però la sua indipendenza e la sua radice autenticamente meridionale. Un altro momento storico per la Carical, avvenne nell’agosto del   1992 con la trasformazione in società per azioni a seguito del decreto Amato. Successivamente nel   novembre 1996 a causa di un altro intervento di risanamento dell’azienda il personale fu chiamato ad affrontare pesanti sacrifici,  per un drastico taglio del costo del lavoro.  Gli anni a seguire vedranno poi altri  cambiamenti che trasformeranno ancora di più la banca, divenuta poi Carime e che entrerà a far parte del mondo delle banche popolari.  Infatti con la fusione di Cariplo, Comit e Ambroveneto, in Banca Intesa, la Carime venne ceduta alla Banca Popolare Commercio e  Industria per entrare poi a far parte del gruppo BPU (Banche Popolari Unite). L’ultima tappa, quella odierna, ha visto la banca confluire definitivamente in Ubi Banca, che riunendo le diverse banche reti è diventata Banca Unica. La nuova Ubi Banca,  pur dovendosi confrontare con un mercato globale, in continua trasformazione e  ferocemente competitivo,  non ha perso la sua anima popolare e orientata al territorio. Il personale della Ex Carime ora Ubi Banca saprà, proseguire nel suo lavoro con lo stesso orgoglio e la stessa passione  di tutti gli uomini e donne che negli ultimi 156 anni li hanno preceduti,  nella certezza di essere parte di una grande banca nazionale.  Buon viaggio UBI BANCA!

Carmine Spadafora