Manchester piange dopo il concerto

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Una notte di musica, una notte di morte e dolore! Ancora una volta persone inermi hanno perso la vita o sono rimaste ferite nel corso di un attentato portato nel cuore di una nazione europea e in un momento particolarmente delicato per il Paese. Stiamo parlando della Gran Bretagna e di Manchester dove ieri sera, alle  22,35, al termine dello show della popstar americana Ariana Grande che si stava tenendo alla Manchester Arena, il più grande luogo di concerti in Europa con una capacità di 21.000 spettatori, è esploso un ordigno con tutto il suo carico di morte.

Tragico il bilancio ancora parziale: 22 morti e 59 feriti, soprattutto ragazze, fan della 24enne cantante americana che ha dichiarato di essere distrutta da quanto accaduto durante il suo concerto. L’ordigno ha scagliato il suo carico di morte e distruzione, molti mostrano ferite come se fossero stati colpiti da chiodi.

Si tratta del peggior attentato nel Regno Unito dal 7 luglio del 2005, data in cui si verificò una serie coordinata di attacchi suicidi che si concluse con il ben più tragico bilancio di 52 morti e 700 feriti.

Il sindaco di Manchester, Andy Burnham, ha dichiarato: “il mio cuore è con le famiglie che hanno perso i loro cari. La mia ammirazione è per i nostri coraggiosi servizi di soccorso. Una notte terribile per la nostra grande città”.

Immediata la mobilitazione delle forze antiterroristiche, bloccata la zona circostante la Manchester Arena e la stazione della metropolitana vicina al luogo dell’attentato. Immediata la dichiarazione del premier Theresa May: “Orribile attacco terroristico”. Subito sospesa la campagna elettorale, ricordiamo l’8 giugno i sudditi della regina Elisabetta saranno chiamati al voto per le elezioni anticipate. Il clima già teso per la Brexit, diventa ora ancora più plumbeo dopo questo attacco.

Bianca Desideri