Il bancario ibrido, per una nuova ecologia nel mondo del lavoro…?

Tanto tuonò che alla fine piovve! Da diversi anni l’Abi cercava di introdurre il salario variabile nel Ccnl.

Adesso una sua associata ha firmato un accordo aziendale che introduce, per i nuovi assunti, un contratto di lavoro misto: una parte come lavoratore dipendente, un’altra parte come promotore finanziario, libero professionista pagato a provvigioni.

Non bastava il paradigma digitale della banca on line e dei call center, ora c’è un nuovo strumento che rischia di portare alla definitiva demolizione di quello che resta della professione di bancario.

Ma in questo contesto, qual è il ruolo del sindacato? Spettatore impotente, semplice notaio che prende atto dell’evoluzione in atto? Oppure protagonista di interventi orientati a gestire il cambiamento, salvaguardare i sacrosanti diritti dei lavoratori, ma soprattutto la dignità del lavoro, per evitare ogni improprio sfruttamento, ogni tentativo di gestione unilaterale da parte datoriale?

Sicuramente ci riconosciamo nella seconda definizione.

Infatti, alla luce dei fatti, il ruolo sindacale si conferma sempre più indispensabile, sempre più baricentrico, per evitare forzature e sopraffazioni, riproposte ciclicamente con il pretesto o lo spauracchio della crisi in atto.

Solo un Sindacato serio, coerente, deciso, perseverante, ma soprattutto libero da condizionamenti e autonomo, potrà continuare a salvaguardare una categoria da troppo tempo sotto attacco, potrà garantire ai lavoratori coinvolti quelle tutele indispensabili e la salvaguardia di mansioni e  posti di lavoro.

Per questo l’Unisin è e sarà sempre presente!

Roberto Benedetti