Amnesty International: al via raccolta fondi “No al bullismo”

Secondo un’indagine realizzata quest’anno da Doxa per Amnesty International per gli Italiani il caso più eclatante di violazione dei diritti umani è proprio il bullismo, che è a tutti gli effetti una violazione dei diritti umani che mina l’autostima e la dignità dei ragazzi.

Nel Belpaese un ragazzo o una ragazza su due tra gli 11 e i 17 anni ha subito atti di violenza o esclusione da parte dei propri coetanei, ovvero manifestazioni di bullismo e di questi il 20% ne è vittima assidua, cioè subisce prepotenze più volte al mese, mentre in un caso su 10 gli abusi si ripetono con cadenza settimanale.

Per prevenire gli atti di bullismo, aumentare la consapevolezza di ragazzi, insegnanti e personale scolastico su questo tema,  Amnesty International Italia lancia la campagna di raccolta fondi “No al bullismo”, con l’obiettivo di dare il via a un programma di sensibilizzazione ed educazione ai diritti umani all’interno delle scuole italiane utilizzando l’educazione ai diritti umani come strumento per il cambiamento. Sarà possibile contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45542 dal 20 ottobre al 13 novembre 2017.

I nostri ragazzi trascorrono più tempo a scuola di quanto non facciano in qualsiasi altro luogo al di fuori delle loro case; proprio lì, spesso, assistono o sono vittime di forme non dichiarate o tollerate di violenza. Questa “epidemia silenziosa”, come viene definita, si presenta sotto varie forme, da quelle più evidenti, come il bullismo fisico o verbale, a quelle meno conosciute come l’esclusione sociale o il cyberbullismo. Spesso la  discriminazione che genera questo fenomeno è basata sul sesso, la razza, l’orientamento sessuale o altre caratteristiche uniche per l’identità di una persona. Molto spesso, inoltre, le vittime e gli spettatori sono restii a denunciare le violenze, mentre insegnanti e genitori non sempre possiedono gli strumenti e le conoscenze adatte per riconoscerle e contrastarle.

Maria Grazia Palmarini