Europa: epidemia di morbillo

In Europa continua l’epidemia di morbillo: secondo il recente rapporto mensile di monitoraggio del morbillo e della rosolia dell’Ecdc (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), dal 1° febbraio 2017 al 31 gennaio 2018 sono stati segnalati 14.732 casi di morbillo da parte di 30 paesi europei.

La maggior parte dei casi è stata segnalata dalla Romania (5224), dall’Italia (4978), dalla Grecia (1398) e dalla Germania (906). Il Centro europeo sottolinea che il morbillo colpisce tutte le fasce d’età, ma secondo i dati al 31 gennaio 2018 il 45% dei casi di morbillo registrati in Europa si è registrato in persone dai 15 anni in su. L’incidenza più alta di casi si è avuta però nei bambini al di sotto di un anno di età, che sono i più a rischio di complicanze. Questa nuova epidemia in Europa si deve, rileva ancora l’Ecdc, ad una copertura vaccinale non ottimale in molti degli stati dell’Ue: di tutti i casi avuti, l’87% è stato infatti riscontrato in persone non vaccinate.

In Italia dall’Istituto Superiore di Sanità arriva la conferma che con l’obbligo vaccinale per l’iscrizione a scuola sono aumentate le coperture vaccinali. “Per l’esavalente siamo sopra il 95% dei bimbi vaccinati, quindi la soglia fatidica che permette l’immunità di gregge è stata raggiunta – ha detto il direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza – mentre per il morbillo abbiamo avuto una crescita di circa il 6%, quindi anche in questo caso ci avviciniamo a quella soglia“. I numeri dimostrano che “le vaccinazioni sono aumentate e questo era l’obiettivo del decreto, non punire i genitori inadempienti. Perché i vaccini sono innanzitutto un diritto”.

Maria Grazia Palmarini