Paola Cortellesi torna al cinema con “La Befana vien di notte”

“A Babbo Natale fanno fare la pubblicità e alla Befana niente. D’altronde cosa possono proporle, una crema per rughe? È vero: l’odio della Befana verso Babbo Natale è un mio personale contributo alla sceneggiatura”. Così Paola Cortellesi, regina del box office italiano, all’incontro stampa per “La Befana vien di notte” di Michele Soavi, fantasy per ragazzini al cinema. Insomma una piccola zampata da parte dell’attrice che interpreta con coraggio, con tanto di scopa e mega-trucco, l’anziana signora attesa da tutti i bambini il 6 gennaio. E ancora l’attrice a Roma: “Babbo Natale è forse più protagonista perché maschio, a lui non lo hanno fatto brutto, sarebbe stato male accolto, mentre non è stato così per la Befana”.

Il film, con protagonisti sei ragazzini, ci porta in Alto Adige, da Castelrotto all’Alpe di Siusi, dove Paola Cortellesi è una maestra di scuola elementare dalla doppia vita. Di giorno è una brava insegnante, mentre di notte si trasforma nella leggendaria Befana. Ma a un certo punto la donna viene rapita da un misterioso produttore di giocattoli, Mr. Johnny, Stefano Fresi, che ha un antico conto da saldare con lei e ha una sola mission: sostituirla nel suo lavoro.

La Befana super-eroina? “Tutte le donne lo sono, fanno cose incredibili durante tutto il giorno. Ma in questo film, sottolinea l’attrice, sono protagonisti soprattutto i bambini. Sono loro al centro della storia e sono sempre loro che, proprio con questa storia, imparano a convivere e a capire che da soli non si va lontano”.

“L’idea iniziale era quella di fare un film per tutta la famiglia – dice infine Nicola Guaglianone che ha curato soggetto e sceneggiatura – e di far incontrare due mondi e immaginari completamente diversi: il cinema teen anni ’80 e la tradizione popolare italiana. E chi meglio della Befana? E se poi ci metti anche sei ragazzini in bicicletta, il cinecarbone è servito”.

Il film cerca di accostarsi ai classici americani degli anni Ottanta: “Ai Gremlins e ai Goonies”, confessa Guaglianone, ma le citazioni sono innumerevoli. “C’è anche un po’ di E.T.”, dichiara l’attrice, particolarmente affezionata alla tradizione dell’Epifania e al film di Spielberg. “Spero che il film diventi un classico per l’infanzia”,  afferma, perché è in grado di alimentare i sogni dei bambini. “In Italia si producono pochissimi lungometraggi dedicati a loro e alle famiglie. Mi auguro che La Befana vien di notte sia uno sprone”.

Nicola Massaro