Contratto nazionale credito: raggiunto l’accordo

Accordo contratto nazionale credito
Raggiunto l'accordo di rinnovo del ccnl credito

Emilio Contrasto: l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale del credito  il miglior dono che, a ridosso del Natale, potevamo fare ai lavoratori, alla clientela ed all’intera economia del Paese

Dopo una serie di trattative estenuanti tra sindacati del credito e associazione delle banche,  è stato raggiunto oggi l’accordo per il rinnovo del contratto nazionale del credito.

“Uno dei migliori contratti collettivi di lavoro da oltre vent’anni” commenta Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – Unità Sindacale Falcri / Silcea / Sinfub, al termine della lunga trattativa che ha portato oggi al rinnovo del contratto nazionale per i lavoratori del credito. Occorre ricordare che il contratto era scaduto da quasi un anno e che la trattativa ha visto momenti di aspro confronto, rischiando spesso la rottura.

“L’incremento di € 190,00 mensili, che sarà suddiviso in tre tranches delle quali la prima già da gennaio 2020, ci consente di affermare di aver centrato pressoché pienamente l’obiettivo economico: ricordo che solo fino a pochi giorni fa, a fronte della nostra rivendicazione di € 200,00, l’ABI era ferma a € 135,00”, spiega Contrasto che sottolinea poi che nel testo “viene anche abolita la penalizzazione economica per i neoassunti”.

Oltre all’aspetto economico, secondo il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL vi sono numerosi altri elementi di soddisfazione: “abbiamo migliorato gli aspetti di natura sociale, con attenzione alle fasce più deboli, alla disabilità ed alla diversity, ai genitori con figli affetti da problemi legati all’apprendimento, alle tutele della salute in caso di gravi patologie e di malattie oncologiche, alla conciliazione vita/lavoro con nuove importanti previsioni in termini di diritto al part time. Inoltre, viene sancito il diritto alla disconnessione ed introdotta una specifica normativa di Settore per il lavoro agile”.

“Importante è anche il rafforzamento delle tutele sul piano disciplinare e su quello delle responsabilità civili e penali per i colleghi e il recepimento nel contratto delle previsioni contro le pressioni commerciali contenute nell’accordo di Settore. Ciò consentirà, in linea con la nostra piattaforma e con l’impegno sociale del Sindacato, una maggiore e più concreta tutela della clientela e del risparmio. Di fondamentale importanza, inoltre, è il rafforzamento dell’area contrattuale che ricomprenderà la gestione dei crediti deteriorati (NPL e UTP) a garanzia dei lavoratori e della clientela in generale”.
“Grande novità – continua Contrasto – è la nuova cabina di regia sulla digitalizzazione che ci consentirà di governare i cambiamenti organizzativi e del lavoro derivanti dalle nuove tecnologie che sempre più investiranno il Settore”.

La trattativa non ha risparmiato insidie, infatti, continua Contrasto, “abbiamo respinto diversi attacchi dei banchieri”. “Certo, abbiamo dovuto trovare una mediazione su alcuni aspetti e dunque resta immutata temporaneamente la base di computo del TFR” continua il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL “e abbiamo fortemente contenuto le modifiche sulla mobilità rispetto a quanto inizialmente richiesto da ABI”.

Infine, riguardo alla sfida sul diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo, Contrasto spiega che “abbiamo condiviso un invito congiunto, da parte di banche e sindacati, al legislatore affinché venga rivista l’attuale iniqua normativa, anche alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali”.

“Nel settore siamo chiamati ad affrontare situazioni complicate e nuove crisi bancarie” conclude Contrasto, “anche per questo aver definito un siffatto contratto è il miglior dono che, a ridosso del Natale, potevamo fare ai lavoratori, alla clientela ed all’intera economia del Paese”.