Banco Bpm: no ad un nuovo piano industriale

Banco Bpm

Emilio Contrasto “il gruppo si attenga a quello già presentato”

“Non è assolutamente proponibile che banche e banchieri pensino di aumentare i propri margini intervenendo e modificando continuamente i piani industriali”. Questo il commento di Emilio Contrasto – Segretario Generale di UNISIN – CONFSAL, in merito alle dichiarazione dell’amministratore delegato del Banco BPM Giuseppe Castagna con le quali annuncia la decisione di presentare un nuovo piano industriale per il Gruppo già nel corso del 2020 dopo aver illustrato soltanto lo scorso 3 marzo il piano strategico per il periodo 2020/23.
Nessuno pensi – prosegue Contrasto – di trarre vantaggio dalla immensa sofferenza che la pandemia sta generando nel tessuto economico e sociale del nostro Paese. I banchieri devono capire una volta per tutte che gli impegni assunti attraverso la presentazione di un piano industriale e la sottoscrizione dei successivi accordi devono essere vincolanti e non possono essere soggetti a revisione continua. Le lavoratrici ed i lavoratori, infatti, da parte loro si sono sempre fatti carico, responsabilmente e con grandi sacrifici, di contribuire fortemente al rilancio delle nostre Banche, alla salvaguardia dei posti di lavoro e del ruolo degli Istituti sui vari territori e alla tutela della clientela”.
“Adesso quindi basta – conclude il segretario generale di UNISIN – CONFSAL – Non sarà, infatti, consentito a nessuno di mettere a rischio il lavoro e le aspettative del colleghi. Castagna ed il Banco BPM si attengano, quindi, a quanto previsto dal piano presentato solo lo scorso marzo”.