UNISIN. Emilio Contrasto: nel settore del credito non sarà mai consentita alcuna carneficina sociale

Emilio Contrasto
Emilio Contrasto - Segretario Generale Unisin

“L’azione di messa in sicurezza e stabilizzazione di MPS deve proseguire salvaguardando i posti di lavoro ed i risparmi dei clienti, altrimenti si rischia di dilapidare quanto fatto finora. Il nostro Governo deve, quindi, continuare a svolgere un ruolo essenziale in tale processo ed all’interno della banca senese” afferma Emilio Contrasto, Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL riferendosi anche alla recente nota inviata dei Segretari Generali di FABI – FIRST – FISAC – UILCA e UNISIN al Ministro dell’Economia e delle Finanza dott. Daniele Franco con la quale viene richiesto un incontro urgente per discutere del futuro della più antica banca del mondo.

“Eventuali fusioni, anche relative ad altri Gruppi di cui si vocifera in queste ore e per le quali sembrerebbero esserci in atto grandi manovre, basti guardare a talune scelte della politica e ad i cambiamenti ai vertici di importanti istituti, devono essere orientate alla sostenibilità sia economica che sociale: i Sindacati del settore non consentiranno che queste operazioni avvengano sulle spalle dei Lavoratori, lasciando per strada migliaia di esuberi e vanificando i grandissimi sacrifici fatti sino ad ora da tutti i Dipendenti del Settore ed in particolare dai Colleghi del Monte che hanno direttamente contribuito al salvataggio della banca. In tal senso, nessuno può dimenticare che, nei momenti più difficili, i Lavoratori del Monte dei Paschi, operando in condizioni drammatiche, hanno mantenuto la banca in piena efficienza, consentendone sempre la piena operatività”, prosegue Contrasto.

“Per quanto ci riguarda – conclude il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL – siamo convinti che i prossimi piani industriali e le nuove aggregazioni saranno un totale fallimento se non si valorizzeranno le professionalità interne, non si salvaguarderà l’occupazione e non si manterrà la presenza sui territori e il supporto a famiglie e imprese. Basta a “ricette miracolose” costruite a tavolino da pseudo esperti che magari massimizzano i profitti di brevissimo periodo a danno, però, di uno sviluppo concreto e socialmente sostenibile delle Aziende”.