UNISIN: Donne e Uomini uniti per combattere la violenza contro le Donne

Emilio Contrasto

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le Donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con risoluzione n. 54/134 del 17 dicembre 1999 e fissata al 25 novembre di ogni anno, è l’occasione per UNISIN Falcri SilceaSinfub di riconfermare con forza tutto il suo impegno nel contrastare e combattere questo tragico fenomeno.

Questa data coincide anche con l’inizio della campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, promossi dal Center for Women’s Global Leadership (CWGL) nel 1991 e che si svolge con il sostegno delle Nazioni Unite, per evidenziare che la violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani.

Una lunga scia di dolore e sangue che non si arresta, alla quale neppure le norme riescono a porre un freno.

Ogni giorno siamo inondati da notizie di violenze e femminicidi che avvengono proprio là dove le Donne dovrebbero sentirsi più protette e amate, nell’ambito della famiglia e degli affetti più profondi, di quel mondo che le dovrebbe vedere vivere un rapporto sano e basato sul rispetto reciproco.

Nonostante siano stati compiuti progressi anche legislativi, purtroppo quello della violenza è una piaga sempre aperta e da cui sgorga continuamente sangue.

Piaga che porta con sé anche altre conseguenze legate, in caso di femminicidio, alla condizione dei figli, ormai orfani di un genitore, che saranno per sempre segnati dalla tragica esperienza:è doloroso sentir parlare di orfani di femminicidio ma, purtroppo, questa è la cruda realtà dei fatti.

Per cambiare passo è necessario che, oltre a leggi più severe, ci sia un cambiamento culturale che non può che venire da una maggiore sensibilitàverso il problema e le cause che lo generano e da un’assunzione di consapevolezza e responsabilità sulle azioni da porre in campo a tutti i livelli.

I segnali per un possibile cambio di passo nella nostra società ci sono e devono trovare sempre più spazio con iniziative di sensibilizzazione e di azione concreta.

In tal senso, anche UNISIN – da sempre impegnata nel contrasto alla violenza sulle Donne e alla violenza di genere – intende lanciare un’iniziativa per contribuire a questo cambio di passo. Ne parliamo con il Segretario Generale Emilio Contrasto.

 Come ogni anno oggi 25 novembre ci troviamo a riparlare di violenza contro le Donne…

Sì, purtroppo dobbiamo continuare a registrare nel nostro Paese atti di violenza contro le Donne con cadenza quasi quotidiana. Nonostante i progressi compiuti negli anni sembra un fenomeno non in grado di essere fermato, ma neanche arginato. I numeri ci consegnano una situazione complessa che non sto qui a ricordare e che si è aggravata durante la pandemia da Covid-19.

Voglio solo fornire un dato che non può non far ulteriormente riflettere su questo dramma. Sale, purtroppo il numero percentuale delle donne che lasciano figli piccoli. Nel periodo gennaio-agosto 2020 era del 25%, mentre – sempre nello stesso periodo del 2021 – è salito al 31%.Non si può continuare ad assistere,come se fossimo completamente inermi, ai continui femminicidi ed a tanta violenza,sia che avvenga in ambito familiare che in luoghi diversi quali scuola, luoghi di lavoro, spazi e ambiti pubblici e sociali.

La violenza contro le Donne è una violazione dei diritti umani…

Certo e come tale va combattutacon tutti gli strumenti e le azioni necessarie nel nostro Paese ed in tutto il mondo.

Non è possibile che le Donne non si sentano sicure e libere di vivere la loro vita senza sentir incombere prima o poi sulla loro testa la minaccia di poter subire una violenza o peggio ancora di subirla effettivamente o, addirittura, di perdere la vita a seguito di essa.

Come UNISIN da sempre abbiamo ribadito il nostro NO a tutte le violenze e, quindi anche alla violenza contro le Donne e alla violenza di genere e abbiamo lavorato e lavoriamo per contribuire fattivamente a portare avanti questa battaglia di civiltà.

 UNISIN ha lanciato un’iniziativa proprio in questo senso…

Sì, come Organizzazione Sindacale attraverso il Coordinamento Nazionale UNISIN Donne & Pari Opportunità e la nostra testata giornalistica Professione Bancario siamo impegnati nella campagna di sensibilizzazione dal titolo “Noi…diversi… Donne e Uomini insieme contro la violenza alle Donne. Uniti in una sfida possibile!”.

Riteniamo importante perseguire la strada dell’abbandono degli stereotipi, proponendo un pensiero di più ampio respiro, una ricchezza di visione che solo ‘sguardi differenti possono permettere; nuovi paradigmi che ipotizzino soluzioni, che siano la chiave che scardina modelli e schemi ancora oggi fortemente radicati nella nostra cultura.

È necessario che tutti gli attori coinvolti a vario titolo nella lotta alla violenza di genere possano portare il loro contributo all’iniziativa così come, in primo luogo,chiediamo la collaborazione di tutte le Colleghe e di tutti i Colleghi. Abbiamo bisogno che nascano nuove proposte e progetti concreti in modo da poter contribuire ulteriormente ad incidere significativamente, spingendo per un forte cambio culturale.

Donne e Uomini insieme per superare la violenza.

 Lei ha citato che il problema va affrontato in tutti gli ambiti e luoghi, anche quelli di lavoro quindi?

Sì, potrebbe sembrare strano, ma anche i luoghi di lavoro possono rappresentare un pericolo, un rischio per le Donne.

Attenzione, non è necessario che tali azioni si concretizzino in atti violenti anche estremi; è, infatti, sufficiente che alcuni atti si manifestino in una serie di comportamenti deviati che rendano difficile o a volte impossibile la vita della “vittima” prescelta.

Per questo ribadiamo che è necessario, anzi indispensabile, un cambio culturale improntato sempre più al rispetto dell’altro, dell’altra persona,delle sue scelte e delle sue decisioni.

La legislazione nazionale e le norme previste anche dalla contrattazione collettiva e aziendale stabiliscono una serie di tutele per le vittime di violenza di genere che lo spazio di questa intervista non consente di trattare specificatamente ma ancora tanto è possibile ed occorre fare.

Il comparto bancario è però all’avanguardia?

Sì. La contrattazione collettiva e quella aziendale del comparto bancario hanno fissato,da tempo,previsioni atte a prevedere e contrastare ogni forma di violenza di genere.

Già da molti anni il Settore è all’avanguardia:le Organizzazioni Sindacali ela parte datoriale, solo per fare un esempio, il 12 febbraio 2019hanno sottoscritto la “Dichiarazione congiunta in materia di molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro”.

Le Lavoratrici possono quindi segnalare situazioni “non conformi” a corretti comportamenti senza timore?

Esatto, e si tratta solo di una delle tante previsioni definite nella nostra contrattazione di Settore. Grazie, infatti,agli strumenti già individuati e normati le “vittime” possono denunciare le situazioni non conformi a normali relazioni lavorative senza timore di possibili “ritorsioni” in ambito lavorativo.

Il sistema bancario è venuto in soccorso delle vittime…

Sì, e questo è un’altra previsione concreta posta in essere nel Settore e a favore di tutta la Società. Le cinque Organizzazioni sindacali di settore hanno, infatti, sottoscritto con ABI il rinnovo del protocollo d’intesa per sospendere, laddove richiesto, il pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e/o prestiti e allungare la scadenza degli stessi finanziamenti, in favore delle donne che hanno subito una violenza di genere inserite in percorsi certificati di protezione e in difficoltà economica. Uno strumento concreto e importante per dare sollievo alla vittima di violenza.

Mi permetta, infine, di ricordare che le Colleghe e i Colleghi possono sempre rivolgersi ai loro Dirigenti sindacali di riferimento e alle Strutture territoriali in caso di bisogno e comunque per ogni informativa e/o necessità.

Bianca Desideri

Direttore responsabile Professione Bancario